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Spazio, nelle rocce marziane possibili tracce di microbi

Secondo uno studio italiano ci sono affinità tra le microbialiti terrestri, rocce di origine batterica, e i sedimenti fotografati su Marte

C'è stato un tempo, non si sa quanto lontano, in cui la vita sarebbe esistita anche su Marte.

E' quanto emerge da uno studio italiano dell'Isafom-Cnr, che ha evidenziato come i sedimenti presenti sul suolo marziano siano identici alle microbialiti terrestri, una tipologia di rocce "costruite" dai microbi. I ricercatori Nicola Cantasano e Vincenzo Rizzo hanno preso in esame le fotografie delle rocce marziane scattate dai rover della Nasa.

Lo studio, pubblicato sull'International Journal of Astrobiology, ha messo a confronto le rocce marziane con le strutture geologiche terrestri che sono state formate da microrganismi. Le analogie sono state riscontrate non solo sul piano microscopico, ma anche su quelli macroscopico (cioè da una distanza tale da riuscire a cogliere le caratteristiche globali dell'oggetto osservato) e mesoscopico (scala intermedia tra la microscopica e la macroscopica).

L'azione dei microbi - L'aspetto forse più interessante della ricerca riguarda l'osservazione nelle rocce marziane di gas e di gelatine adesive altamente plastiche, che nelle microbialiti terrestri si devono alla produzione di polimeri organici. In altre parole sembra che, al momento della loro formazione, i sedimenti di Marte ospitassero colonie di batteri e, quindi, la vita. I microbi avrebbero infatti prodotto nelle rocce una serie di cavità chiamate vacuoli, che rappresentano la prova "evidente" della loro attività.