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Migranti, Macron: "L'Italia non sta vivendo una crisi migratoria, sanzioni ai Paesi che non vogliono accogliere"

Non si è fatta attendere la risposta del vicepremier Salvini: "Macron arrogante, apra i porti". Il comandante della Lifeline: "Salvini venga a bordo, mi vergogno di lui". Sanchez: "Roma egoista per colpa dellʼUe"

Migranti, Macron:
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"L'Italia non sta vivendo una crisi migratoria".

Lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, a proposito della riunione di domenica a Bruxelles sui migranti, dicendosi favorevole a "sanzioni finanziarie" contro i Paesi Ue che si rifiutano di accogliere. Dura la replica del vicepremier Salvini: "Macron è arrogante, apra i porti francesi". Madrid punta il dito contro l'Ue: "Italia egoista per colpa della mancata solidarietà a Roma".

Dopo l'incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez, Macron ha dichiarato che "non ci possono essere Paesi che beneficiano massicciamente della solidarietà dell'Ue e che rivendicano poi il loro egoismo nazionale quando si tratta di temi migratori. Sono d'accordo nel porre condizioni su questo punto al finanziamento di aiuti strutturali". Al vertice di Bruxelles "proporremo che lo sbarco di migranti rispetti le regole e i principi umanitari di soccorso e che avvenga nel porto sicuro più vicino".

Secondo il numero uno dell'Eliseo, l'Italia "non sta vivendo una crisi migratoria come c'era fino all'anno scorso. Chi lo dice, dice una bugia". Sottolineando che gli sbarchi rispetto al 2017 sono calati dell'80%, il presidente francese ha osservato in Europa siamo di fronte "a una crisi politica" scaturita da "estremisti che giocano sulle paure. Ma non bisogna cedere nulla allo spirito di manipolazione o ipersemplificazione della nostra epoca".

Macron ha poi elogiato la decisione spagnola di accogliere la nave Aquarius nel porto di Valencia: "Voglio sottolineare l'eccellente cooperazione che abbiamo con la Spagna sull'accoglienza dei migranti. Rendo omaggio alla decisione di Pedro Sanchez, di aver accettato questa soluzione di solidarietà europea, adottata in extremis".

Macron ha fatto sapere che Francia e Spagna proporranno al vertice europeo sui migranti l'istituzione di "centri chiusi" sul territorio europeo "nei Paesi di primo sbarco". I centri, secondo Parigi, dovrebbero avere "mezzi europei che consentano una solidarietà finanziaria immediata, un'istruzione rapida dei dossier, una solidarietà europea in base alla quale ogni Paese prenda in modo organizzato le persone che hanno diritto all'asilo". Si tratta di "una soluzione che sarebbe europea a livello intergovernativo - ha proseguito il capo dell'Eliseo - può darsi che un giorno diventi europea, ma non siamo costretti ad aspettare, non è una regola che sarebbe gestita dalla Commissione a 27".

Salvini: "Macron arrogante, apra i porti francesi" - Non si è fatto attendere il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha risposto in maniera decisa alle dichiarazioni di Emmanuel Macron. "Abbiamo registrato 650mila sbarchi in quattro anni, 430mila domande presentate in Italia, 170mila presunti profughi a oggi ospitati in alberghi, caserme e appartamenti per una spesa superiore a 5 miliardi di euro. Se per l'arrogante presidente Macron questo non è un problema, lo invitiamo a smetterla con gli insulti e a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia".

"Il sì dell'Italia non è scontato" - Il risultato delle trattative sui migranti al vertice di domenica, dal punto di vista dell'Italia, "è ancora aperto - ha proseguito il vicepremier -. La differenza col passato è che l'approvazione dell'Italia non è garantita a priori. Noi siano pronti a trattare, punto per punto".

In un'intervista a Der Spiegel, il vicepremier ha detto che il premier Giuseppe Conte ha le "mani libere" al vertice Ue. "Io e Luigi Di Maio siamo assolutamente d'accordo con lui. Conte ha il mandato di dire sì o no, di partecipare oppure alzarsi e sparire", ha sottolineato. "Noi, il ministero degli Esteri e il premier abbiamo elaborato un dossier per l'incontro preparatorio di domenica. Ma lui non vola con un incarico a Bruxelles. Lui ha le mani libere, anche di dire no".

Il comandante della Lifeline: "Salvini venga a bordo, mi vergogno di lui" - "Se Salvini vuole arrestarmi può venire personalmente a prendermi". E' la provocazione lanciata al ministro da Klaus Peter, comandante della nave Lifeline, attualmente in navigazione in acque internazionali. "Vorrei invitare il signor Salvini a fare un viaggio con noi. Solo così si potrà rendere conto dello scenario drammatico in mare. Su questa nave nessuno guadagna un soldo dai salvataggi, siamo tutti volontari. Mi vergogno profondamente delle parole del ministro italiano".

Sanchez: "Italia anti-europea ed egoista per colpa dell'Ue" - Nell'Unione europea "ci sono governi come quello italiano che stanno facendo politiche anti-europee e dove l'egoismo nazionale è più diffuso". Lo ha detto il premier socialista spagnolo, Pedro Sanchez, in un'intervista al quotidiano El Pais. Secondo Sanchez, però, "questo è anche dovuto alla mancanza di solidarietà dimostrata in precedenza dall'Ue nei riguardi di un Paese che ospita già mezzo milione di esseri umani provenienti dalle coste libiche".

Di Maio: "Macron fuori dalla realtà, l'Italia non arretrerà" - Le dichiarazioni di Macron sono state criticate anche dall'altro vicepremier, Luigi Di Maio: "Le parole del presidente francese sul fatto che in Italia non esista una crisi migratoria dimostrano come sia completamente fuori dalla realtà. Evidentemente i governi italiani precedenti gli avevano raccontato che il problema non esisteva, forse per far continuare indisturbato il business dell'immigrazione. E' ufficialmente finita l'epoca in cui l'Italia si fa carico di tutto. Gli hotspot nei Paesi di primo sbarco vorrebbe dire 'Italia pensaci tu'. Non esiste. Non arretreremo di un millimetro".

Soccorse bimbe e una donna incinta - Intanto è stata compiuta un'operazione di soccorso a bordo della nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, che si trova a tre miglia dal porto di Pozzallo e aspetta di essere autorizzata per attraccare. Una motovedetta della Guardia costiera ha raggiunto il cargo e ha prelevato una donna del Sudan all'ottavo mese di gravidanza insieme alla figlia di pochi anni, nonché una bimba di otto anni disidratata accompagnata dalla mamma e da un'altra figlia. Non sono segnalate altre emergenze sanitarie sulla nave.