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Media: "Discusso personaggio indiano chiese informazioni sui marò"

Nel 2014 Lalit Modi incontrò a Londra un avvocato indiano per avere informazioni in merito ai due fucilieri italiani

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L'ex presidente della Premier League di cricket dell'India, Lalit Modi, in fuga dalla giustizia per questioni fiscali e residente a Londra dal 2010, si interessò nell'ottobre 2014 della vicenda dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone incontrando un avvocato indiano "per conto di una persona altolocata". Lo scrive il quotidiano The Indian Express. Il legale ha ammesso di avere incontrato Modi a Londra e di avergli lasciato un rapporto.

I media indiani si occupano in questi giorni ampiamente del personaggio che sarebbe riuscito lo scorso anno a ottenere documenti di viaggio britannici grazie a un interessamento da parte del ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj che ha ammesso di aver agito "per ragioni umanitarie".

In un articolo di prima pagina dal titolo "Modi ha cercato consigli per qualcuno altolocato sul caso dei fucilieri italiani", il giornale precisa di avere avuto la conferma di questo dall'avvocato Zulfiqar Memon secondo cui Modi gli chiese come, a suo avviso, "il caso doveva essere gestito".

"Mi disse che si stava interessando alla questione per conto di una persona altolocata", ha proseguito Memon, il quale ha osservato di averlo "trovato bene informato sul caso. Gli ho lasciato alcune riflessioni riguardanti le 'acque contigue' (dove l'incidente in cui sono morti i pescatori avvenne, ndr) e su come la causa doveva essere gestita, e così via". Una volta rientrato in India, ha concluso il legale, "abbiamo discusso nuovamente la questione per telefono, ma io non so cosa è accaduto successivamente".