La Spagna alle urne domenica: tanti indecisi e rischio di instabilità politica
Quattro i partiti in gara, nessuno dei quali con maggioranza assoluta. E per la prima volta si pensa alle possibili coalizioniCandidata in Spagna: "Perché votarmi? Non so spiegarlo"
Qualcuno le ha ribattezzate elezioni "all'italiana" perché, per la prima volta dalla morte del dittatore Francisco Franco, 40 anni fa, chiunque vincerà sarà probabilmente costretto a fare una coalizione.
Dopo un lungo periodo di
Sono
Secondo gli ultimi dati,
alternanza al potere di socialisti e popolari
, la Spagna si prepara alleelezioni politiche di domenica 20 dicembre
in un clima di incertezza, e il rischio di ingovernabilità - dicono i sondaggi - è dietro l'angolo.Sono
350 i deputati da eleggere, 206 i senatori
(gli altri 55 sono nominati dalle Regioni), ma i risultati sono tutt'altro che prevedibili. Non solo l'irruzione sulla scena deidue partiti anti-casta Podemos e Ciudadanos
ha trasformato il classico gioco bipolare in una competizione a quattro, ma la percentuale di indecisi è ancora altissima, fra il 20 e il 40%, cioè almeno 6,5 milioni di elettori.Secondo gli ultimi dati,
il Pp otterrebbe il 25,8% e 107-111 seggi su 350 nel Congresso
(contro gli attuali 186), davanti al Psoe (21,4% e 84-88) e a Podemos (20,4% e 71-75). Quarto con il 16% e 50-54 deputati i centristi di Ciudadanos. Impossibile, con questi numeri, governare da soli: ecco perché, per la prima volta nella sua storia, la Spagna si ritrova a ipotizzare possibili "combinazioni" fra le diverse forze politiche in gara. Vediamo quali sono.
Partido Popular (Pp) -
Guidato dalpremier Mariano Rajoy
, deve fare i conti con una ripresa economica ancora fragile, alti tassi di disoccupazione e un'immagine di partito "vecchio" e corrotto, ma conserva ancora un'ampia fetta di elettorato. Viene dato al primo posto, ma senza maggioranza assoluta. "Semmai ne parleremo da lunedì", ha detto Rajoy a El Mundo, parlando di unapossibile coalizione con i socialisti in caso di vittoria
. Escludendo un assai improbabile alleanza con Podemos, sarebbe questo l'unico sistema alleanza che garantirebbe a Rajoy di rimanere alla Moncloa, sebbene l'affinità politica sia maggiore con Ciudadanos.Partido socialista obreros español (Psoe)
- Sta vivendo uno dei momenti peggiori della sua storia, con i partiti anti-casta che hanno eroso molti voti e la fragile leadership diPedro Sanchez
, 43 anni, nominato segretario a sorpresa nel luglio 2014. Soprannominato el Guapo," il bello", lunedì in diretta tv l'economista madrileno è arrivato allo scontro frontale con Rajoy, definendolo "un uomo non perbene". Se il Psoe dovesse subire l'umiliante sorpasso da parte di Podemos, potrebbe dimettersi e lasciare campo libero alla presidente dell'Andalusia Susanna Diaz, che è in relazioni più "civili" con il premier e potrebbe facilitare la formazione di una Grosse Koalition con il Pp. Per recuperare punti il Psoe sta giocando la carta del voto utile: Podemos non vincerà mai - è il concetto - quindi votare loro è come far vincere la destra.Podemos
- Nato meno di due anni fa da alcuni attivisti di sinistra legati al movimento degli indignados, ha stravolto il meccanismo tradizionale del bipolarismo, conquistando - fra gli altri - i municipi di Madrid, Barcellona e Saragozza. Il boom di un altro partito anti-casta, Ciudadanos, ha arrestato però la sua avanzata. Per i sondaggisti si troverà comunque testa a testa con il Psoe per il secondo posto. Vicino ideologicamente a Syriza di Alexis Tsipras, è guidato da un ambizioso professore universitario 37enne,Pablo Iglesias
, che El Mundo definisce "discepolo di Machiavelli" per l'attenta pianificazione della conquista del potere.Ciudadanos -
Dalla Catalogna, dov'è stato fondato nel 2006, il piccolo partito (il nome significa "cittadini") ha iniziato a dilagare in tutta la Spagna. Se Podemos ambisce a sostituire il Psoe a sinistra, Ciudadanos si pone come forza alternativa al Pp, battendosi contro la corruzione endemica nel Palazzo. Punta molto sul carisma del suo leader, il 36enneAlbert Rivera
, l'astro nascente della politica spagnola, la cui popolarità individuale è alle stelle. Giovane, dall'aria sexy ma allo stesso tempo affidabile, potrebbe conquistare soprattutto l'elettorato femminile, che rappresenta i due terzi degli indecisi e sarà probabilmente decisivo nello spostare l'ago della bilancia.
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