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Hollande: "In guerra contro i terroristi Stato dʼemergenza per la libertà"

Il presidente annuncia più controlli alla frontiere e misure speciali per combattere gli estremisti. "La Francia resterà un Paese di libertà". Blitz a St. Denis: 2 morti e 7 arresti

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"Combattiamo contro il terrorismo che ha deciso di dichiararci guerra". Lo ha detto il presidente Francois Hollande alla conferenza dei sindaci a Parigi. L'Isis dispone di un esercito, di risorse finanziarie, occupa uno stato e ha complici e "vuole attaccare l'idea stessa della Francia", ha aggiunto. "Lo stato di emergenza restringerà temporaneamente le nostre libertà, ma tali misure serviranno per ristabilire le nostre libertà in futuro".

"Più controlli alle frontiere" - "Ho deciso di ristabilire i controlli alle frontiere - ha spiegato - nel rispetto dei trattati europei". Poi, commentando l'operazione a Saint Denis: "Le azioni di oggi ci confermano che siamo in guerra. E' stato l'esercito islamico a decidere di aggredirci. L'Isis occupa un territorio, ha complicità in Europa, commette massacri laggiù e ha ucciso qui".

"Implacabili contro l'odio" - "Non cediamo alla tentazione di chiuderci in noi stessi - ha ammonito il leader dell'Eliseo -, non cediamo alla paura, agli eccessi. La vasta coesione sociale è la risposta migliore. Saremo implacabili contro qualsiasi manifestazione di odio".

"Francia un Paese di libertà" - "I terroristi rubano vite innocenti e vogliono sospendere le nostre vite, lo dico chiaramente - ha ripreso -: la Francia resterà sempre la stessa, un Paese di libertà, movimento, cultura, Paese attivo e dinamico che non cede mai alla paura, la vita deve riprendere".

Al termine dell'accorato discorso di Hollande, tutti i sindaci presenti hanno intonato la "Marsigliese".