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Grecia, Tsipras sfida la Ue e chiede i risarcimenti di guerra alla Germania

Nel discorso al Parlamento ha affermato: "Rispetterò il programma del partito con cui ho vinto le elezioni. La Grecia vuole pagare il suo debito"

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Atene mostra i muscoli dopo i molti "no" dei leader Ue alle proposte di premier e ministro delle Finanze greci, nella serie di incontri avvenuti sul debito del Paese. "Mi impegno a rispettare in pieno il programma del partito con cui ho vinto le elezioni", ha affermato Alexis Tsipras nel suo discorso programmatico al Parlamento. Il leader di Syriza è andato poi all'attacco della Germania: "Vogliamo i danni di guerra del nazismo".

La Grecia, ha detto Tsipras in Parlamento, ha "un obbligo morale davanti al nostro popolo, alla storia, a tutti gli europei che hanno combattuto e dato la loro vita contro il Nazismo. Il nostro obbligo storico è reclamare il prestito (che il Terzo Reich obbligò l'allora Banca centrale ellenica a versare) e le riparazioni per l'occupazione tedesca durata 4 anni".

"Costruiremo una Grecia economicamente indipendente e partner allo stesso livello nell'Unione Europea e nell'Eurozona", ha spiegato il premier. "La Grecia vuole pagare il suo debito, ma vuole raggiungere un'intesa comune con i partner per l'interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico", ha poi aggiunto.

"Il Memorandum è fallito da solo. Il nostro governo non deve chiedere il suo prolungamento: chiede un nuovo accordo-ponte sino a giugno per rinegoziare il suo debito", ha sottolineato Tsipras annunciando una commissione d'inchiesta sul documento "non per fare rivendicazioni ma per fare giustizia" . La Grecia vuole "un accordo sostenibile con i partner e, ad essere sincero, sono sicuro che lo raggiungeremo".

"L'obiettivo di Samaras - che andando via ha lasciato dietro di sé terra bruciata - era quello di rendere la Grecia ricattabile e di far fallire il nuovo governo - ha affermato il premier -. Per questo il precedente esecutivo ha chiesto il prolungamento del programma di aiuti solo per due mesi e non per sei come avrebbe potuto fare".

"Nelle trattative - ha continuato Tsipras - non esistono solo i tecnocrati ma anche altri fattori. E questi sono il popolo greco e gli altri popoli dell'Europa".