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Francia, Macron tende la mano ai gilet gialli: "Taglieremo le tasse ma bisogna lavorare di più"

Così il presidente francese nella conferenza di annuncio delle misure in risposta alle violente e prolungate contestazioni

Francia, Macron tende la mano ai gilet gialli:
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Il presidente francese Emmanuel Macron, nella conferenza di annuncio delle misure in risposta alle contestazioni dei gilet gialli, ha riconosciuto che il movimento abbia espresso "un sentimento di ingiustizia", portando a galla un "profondo senso di ingiustizia fiscale, territoriale, sociale".

"Le riforme del governo non sono state rapide, umane e radicali", ha ammesso. "Credo però siano state giuste: taglieremo le tasse ma no alla patrimoniale".

Il presidente francese quindi ha ribadito il suo no alla principale richiesta dei gilet gialli, il ripristino della patrimoniale sui capitali.

"Non fermeremo quello che abbiamo cominciato" - "Penso molto profondamente che gli orientamenti adottati in questi ultimi due anni siano giusti. "Ricreiamo dei posti di lavoro, oltre 500.000 in questi ultimi anni - ha continuato Macron - gli investimenti tornano ad aumentare e per la prima volta da anni la nostra crescita è superiore rispetto a quella di diversi Paesi vicini". Di fronte, quindi, alla protesta e alle "preoccupazioni" emerse dal movimento dei gilet gialli e dal successivo Grande dibattito nazionale, "bisognerebbe fermare tutto quanto intrapreso?", si è chiesto Macron. "Io penso tutto il contrario - ha continuato - i fondamentali di questi due anni devono essere protetti e intensificati".

"Per finanziare il taglio delle tasse bisogna lavorare di più" - Per finanziare il taglio dell'imposta sul reddito che intende introdurre, il presidente francese ha annunciato di avere chiesto al governo di eliminare "alcune nicchie fiscali" e segnalato la "necessità di lavorare di più". "Ho chiesto al governo di applicare questo taglio delle tasse finanziandolo tramite l'eliminazione di alcune agevolazioni fiscali disponibili per le società, con la necessità di lavorare di più e con le riduzioni della nostra spesa pubblica", ha spiegato Macron.

Nel sondaggio più recente sulle Europee, pubblicato da Les Echos, la lista della maggioranza di governo, Renaissance, ottiene il 21% delle intenzioni di voto e viene superata dal Rassemblement National, quella di estrema destra che fa capo a Marine Le Pen, che balza al 24%.

Dicembre 2018, il discorso per placare la "collera" - Macron, nel primo discorso fatto in tv dopo le proteste che avevano devastato Parigi e altre città, aveva promesso un aumento del salario minimo di 100 euro al mese. Per placare la "collera" dei manifestanti, inoltre, aveva annunciato, tra le altre misure, una detassazione delle ore di straordinario e un bonus di fine d'anno, da parte dei datori di lavoro, ai propri dipendenti.