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Coronavirus, risultato positivo il 19enne italiano morto una settimana fa a Londra

Il sindaco di Nereto, comune abruzzese dove è nato Luca Di Nicola, scrive a Di Maio: "Se fosse stato in Italia sarebbe ancora vivo". Il ministro degli esteri risponde: appurare verità

Londra, locali deserti per paura del coronavirus

Il ragazzo di 19 anni di Nereto (Teramo) morto nei giorni scorsi a Londra, a seguito del ricovero in ospedale per una grave crisi respiratoria, è risultato positivo al coronavirus. Luca Di Nicola diventa la più giovane vittima italiana per Covid-19. Il sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, ha scritto al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per verificare le cause del decesso: "Se Luca fosse stato in Italia non sarebbe morto".

Il giovane che lavorava come aiuto cuoco nella capitale inglese è morto dopo essere stato ricoverato e ora il primo cittadino chiede un'indagine. "Ho scritto a Di Maio perché accerti le cause di morte di Luca. E perché si assicuri delle condizioni della madre che mi dicono che abbia gli stessi sintomi. Una cosa è certa: se Luca fosse stato in Italia si sarebbe salvato perché l'avremmo curato. E con questo si vede la differenza tra il nostri sistema sanitario e quello inglese".

 

"Questa è una tragedia nella tragedia - prosegue il sindaco di Nereto - Un po' per la giovane età, un po' per le cause. Qui ci conosciamo tutti, e questa cosa ci ha travolto. Ma arriva anche il tempo delle riflessioni. Ti accorgi insomma del valore della sanità italiana, pur con tutta la impreparazione e i problemi che abbiamo. Mi hanno riferito che Luca in Inghilterra sia stato curato a casa con il paracetamolo, a distanza. In tempo di coronavirus".

 

"Noi in Italia avremmo curato un inglese come un italiano - insiste Laurenzi - Dico questo senza nessun risvolto politico, sia chiaro, ma solo per segnalare che il nostro sistema sanitario non lascia indietro nessuno, è erga omnes. Luca invece stava male da giorni e si sono limitati a delle telefonate", conclude il sindaco abruzzese.

 

Il 19enne si era trasferito nel Regno Unito da alcuni anni, dove aveva raggiunto la madre e dove lavorava come aiuto cuoco in un ristorante. Sembra che il ragazzo, prima della tragedia, fosse rimasto a casa per alcuni giorni, curato dal suo medico per un'influenza, fin quando la situazione non è precipitata. Ricoverato in ospedale e intubato, è morto poco dopo.

 

Il ministro Luigi Di Maio nell'esprimere cordoglio per la morte del giovane 19enne Luca Di Nicola ha chiesto all'ambasciata d'Italia a Londra di essere costantemente aggiornato sulla salute della madre del ragazzo, al momento in auto-isolamento, e di accertare con chiarezza le cause che hanno portato al decesso di Luca.

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