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Brexit, stallo ai Comuni: bocciati di nuovo quattro "piani B"

I parlamentari britannici hanno votato contro i quattro possibili piani alternativi per il divorzio con Bruxelles, dopo aver respinto anche lʼaccordo del governo con lʼUe per tre volte

Brexit, stallo ai Comuni: bocciati di nuovo quattro
-afp

Non si sblocca lo stallo sulla Brexit: la Camera dei Comuni ha infatti bocciato di nuovo le 4 opzioni di piano B alternative all'accordo di divorzio raggiunto dalla premier May. Le proposte per mantenere legami economici molto più stretti dopo la Brexit, tenere un secondo referendum o fermare la Brexit per evitare un divorzio da Bruxelles senza accordo non sono riuscite a ottenere la maggioranza dei voti in Parlamento.

Una maggioranza non è emersa né sulle due ipotesi di Brexit più soft (con permanenza del Regno nell'unione doganale l'una, in un cosiddetto 'mercato unico 2.0' l'altra), né in favore d'un secondo referendum, né di una revoca dell'articolo 50 come alternativa a un no deal.

Ministro rilancia quarto voto su accordo May - Il ministro della Brexit, Stephen Barclay, ha rilanciato l'ipotesi di un quarto voto sull'accordo di Theresa May dopo la bocciatura dei voti indicativi dei Comuni sui possibili piani B. Barclay ha ricordato che in mancanza di un accordo approvato "l'epilogo di default" sarebbe l'uscita del Regno dall'Ue il 12 aprile con un no deal. Ma avendo notato come la Camera si sia pronunciata a maggioranza in passato anche contro il no deal, ha esortato a un quarto voto sul piano May in settimana.

Corbyn: "Unione doganale a un soffio, ritentare" - Parlando alla Camera dopo il voto, Jeremy Corbyn, il leader del Labour, ha criticato l'intenzione del governo di riproporre l'accordo May ricordando il pesante scarto di quelle sconfitte. E comunque, se il governo vuole tentare ancora, a suo giudizio può essere rivotata "mercoledì" anche l'opzione Brexit soft con permanenza nell'unione doganale: la più vicina alla maggioranza con 273 voti contro 276.

Falchi brexiteer esultano: "Fallito il golpe" - Esultanza tra i falchi brexiteer del Partito Conservatore di Theresa May per la sconfitta ai Comuni. "Ai Comuni - ha commentato Mark Francois, vicepresidente dell'European Research Group (Erg), la corrente degli euroscettici Tory più radicali - ha avuto luogo un tentativo di golpe contro la Brexit, che ha coinvolto anche esponenti di spicco del governo, ma che i deputati della base (backbenchers) hanno sventato. Il golpe è fallito". "Il risultato è che ora siamo sulla strada per uscire dall'Ue tra 11 giorni, nel rispetto della volontà dei 17,4 milioni di elettori" che al referendum del 2016 hanno votato Leave. Un proclama simile è arrivato poi dall'ex leader dell'Ukip Nigel Farage.

Verhofstadt: "Hard Brexit ormai quasi inevitabile" - "La Camera dei Comuni ha di nuovo votato contro tutte le opzioni. Una hard Brexit diventa quasi inevitabile. Mercoledì il Regno Unito avrà l'ultima possibilità di rompere lo stallo o di affrontare l'abisso". Lo ha scritto su Twitter il coordinatore del Parlamento europeo sulla Brexit, Guy Verhofstadt.