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Brasile, morto il narcotrafficante che tentò di evadere dal carcere travestito da sua figlia

Clauvino da Silva si sarebbe impiccato con un lenzuolo nel penitenziario di Rio de Janeiro. Era stato condannato a 73 anni di detenzione

Brasile, morto il narcotrafficante che tentò di evadere dal carcere travestito da sua figlia - foto 1
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Clauvino da Silva, il narcotrafficante brasiliano che cercò di evadere dal carcere travestito da sua figlia, è morto.

Il boss è stato trovato senza vita nella sua cella nel complesso penitenziario di Guercino' a Rio de Janeiro. Secondo le prime ipotesi, diffuse dalla Segreteria dell'amministrazione penitenziaria, l'uomo si sarebbe suicidato, impiccandosi con un lenzuolo. Le autorità hanno annunciato l'apertura di un'inchiesta sulla sua morte.

Clauvino da Silva, noto anche come "Baixinho" ossia il Piccolino, si era travestito per fuggire dal carcere di massima sicurezza dove doveva scontare 73 anni di detenzione per traffico di droga. Con parrucca e maschera al silicone, aveva approfittato della visita della figlia 19enne, Ana Gabriele, per camuffarsi, lasciando la giovane in cella al posto suo. Ma il piano era fallito quando davanti all'ultimo cancello, l'uomo era stato bloccato dagli agenti. Le foto e il video del travestimento hanno fatto subito il giro del web.
 
L'ipotesi è che l'uomo, disperato, abbia deciso di togliersi la vita perché incapace di accettare la sua condanna.