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Attacco a Tunisi, i racconti degli italiani sfuggiti al commando killer

Ancora paura per un gruppo di torinesi. Un gruppo di turisti molisani si è salvato mentre una coppia di ebrei italiani è sfuggita prima dellʼattacco. Una sopravvissuta: "Ho visto ragazzini sparare"

tunisi italiani maria antonietta santoro e marito
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"Stiamo bene, ma non sappiamo nulla dei nostri amici". Lo hanno detto i due italiani liberati, contattati al telefono da alcuni colleghi del Comune di Torino, dopo l'attentato al museo del Bardo. Degli altri quattro ostaggi, al momento, ancora nessuna notizia. Il gruppo apparteneva agli 80 torinesi a bordo della Costa Fascinosa che questa mattina ha attraccato a Tunisi. Un'altra sopravvissuta ha raccontato di aver visto "ragazzini sparare".

Un'atmosfera di grande confusione, tra turisti nel panico, altri ancora ignari di quanto accaduto e l'equipaggio al lavoro, non senza difficoltà, nel tentativo di riportare calma e ordine. E' il clima che descrive Alessandro Stefanoni, tecnico di Rainews, che si trova a bordo della Costa Fascinosa, dalla quale è partito il gruppo di italiani, e non solo, coinvolti nell'attacco al museo del Bardo di Tunisi.

Il racconto della gita del terrore - "Io per fortuna non facevo parte del gruppo che è andato in gita al museo - spiega -. La nave è attraccata al molo di Tunisi alle 8, proveniente da Palermo. Erano previsti diversi gruppi per alcune gite differenti". Il crocierista spiega che "circa 200 persone, soprattutto giapponesi, russi e italiani, sono salite sugli autobus per andare al museo. Ci hanno spiegato che due o tre terroristi hanno aperto il fuoco contro un autobus ferendo l'autista tunisino. Poi sono entrati nel museo, hanno chiuso le porte e aperto il fuoco. Un accompagnatore molto coraggioso è riuscito a far fuggire una parte degli ostaggi dalla porta posteriore".

"Noi eravamo nella città vecchia, non ci siamo accorti di nulla - ricorda ancora -. Dopo l'attacco ci hanno fatto rientrare subito verso la nave con gli autobus. C'è un'atmosfera strana, di confusione. L'equipaggio sta cercando di contattare tutte le persone in giro per la città, facendo l'appello per farle tornare a bordo. Ci sono alcuni turisti molto spaventati, altri sono ancora in piscina ignari di quello che è accaduto". "La partenza era prevista per le 18 alla volta di Palma di Maiorca - fa sapere ancora Stefanoni -, ma non sappiamo a che ora effettivamente partiremo. La situazione e' molto confusa".

Una sopravvissuta: "Ho visto ragazzini sparare" - Anche Maria Antonietta Santoro (nella foto), turista torinese scampata all'attentato, racconta la sua terribile esperienza. "Dentro al museo noi eravamo in sei, io ho sentito sparare, ho visto gli spari e ho visto dei ragazzini che sparavano - ha detto a "La Stampa" -, però poi io e mio marito ci siamo messi a scappare e abbiamo preso le scale di emergenza. Gli altri erano con noi ma poi sono scappati da un'altra parte".

Medico savonese: "Ci hanno sparato sul bus" - "Eravamo sul bus fermi fuori dal museo, abbiamo sentito degli spari, il finestrino vicino a me è andato in frantumi, io mi sono buttata a terra". Il racconto degli attimi di terrore è di Anna Pegorini, medico savonese in vacanza a bordo della Costa Fascinosa e scesa a terra per andare a visitare il museo del Bardo. "Una persona dietro di me è stata colpita alla testa - ha raccontato a Nanopress - era immobile, non si muoveva. Ho visto poi una persona gia' morta sugli scalini, sull'uscita laterale. Io mi sono buttata a terra, ferma immobile, finche' poi ho sentito che il pullman si muoveva, sono saliti i militari e ci hanno detto di scendere velocemente, a tutti, e poi siamo stati fermi per qualche ora in quella che poteva essere una stazione di polizia. Da lì siamo stati messi su un pullman e scortati alla nave".

Gruppo molisano invia sms: "Stiamo bene" - Un gruppo di turisti molisani si trovava nel museo del Bardo di Tunisi al momento dell'irruzione dei terroristi. Si tratta di sei persone, quasi tutte di Bojano (Campobasso) che stavano facendo una vacanza. Hanno inviato un sms ai loro parenti in Molise per avvisarli che stanno bene. "Li abbiamo visti nelle immagini in tv mentre scappavano dal museo - riferisce una loro parente a Bojano - ma poi è stato impossibile contattarli telefonicamente, abbiamo solo ricevuto il loro messaggio nel quale scrivono che stanno bene". Del gruppo fanno parte una coppia di coniugi, la sorella di uno dei due con il figlio, un cugino e un'amica di famiglia.

Coppia ebrea italiana sfuggita ai terroristi - Una coppia di ebrei romani è sfuggita all'attacco terroristico del museo del Bardo di Tunisi. Secondo quanto riferito dal portavoce della comunità ebraica di Roma Fabio Perugia, i due sono riusciti ad uscire dal museo prima che i terroristi prendessero gli ostaggi. Ora sono stati portati in un luogo sicuro dalle forze dell'ordine. I due, una volta al sicuro, hanno chiamato i figli rassicurandoli sulla loro situazione. Entrambi non sono feriti. L'uomo è stato anche visitato in ospedale dove era stato portato per accertamenti.

Ospiti Msc Splendida in escursione a museo del Bardo - Tra gli escursionisti in visita al museo del Bardo c'erano anche ospiti della nave Msc Splendida, attualmente in porto. Lo rende noto la compagnia. Al momento dell'azione terroristica "i passeggeri di Msc Splendida stavano compiendo varie escursioni: tutti i pullman in tour sono stati immediatamente richiamati in porto e tutte le altre escursioni e attività a terra sono state immediatamente sospese. Msc Crociere è in stretto contatto con il Ministero degli Esteri, con le autorita' locali, con il comandante della nave e con l'autorità portuale locale per monitorare l'evolversi della situazione".

Costa Fascinosa, mancano passeggeri all'appello - Sarebbero diciannove i passeggeri italiani della Costa Fascinosa che non sono tornati sulla nave. Lo sostiene Sereno Celestino, dipendente del Comune di Torino in vacanza sulla nave. "Mancano alcuni compagni, mi sembra diciannove - dice - ma non abbiamo notizie precise. Ci tengono in una atmosfera ovattata, filtrano pochissime notizie. Sappiamo solo, perché ce lo ha comunicato il comandante, che la nave partirà domani, non sappiamo quando. Sulla nave sono state sospese tutte le attività ricreative - aggiunge - una scelta che abbiamo tutti ritenuto giusta e corretta".