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Libia,bloccato l'accesso a Internet

Human Rigths Watch: uccise 84 persone

L'accesso a Internet è stato completamente bloccato in Libia.

Lo riferisce Arbor Networks, una società specializzata nella sorveglianza del traffico sul web basata negli Stati Uniti. La Libia ha "bruscamente interrotto" l'accesso alla rete alle 02.15 locali. "Le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 84 persone in tre di giorni di manifestazioni", afferma Human Rights Watch citando fonti mediche e testimonianze di residenti.

''Le autorità libiche devono porre fine immediatamente agli attacchi contro i manifestanti pacifici e proteggerli da gruppi antigovernativi'', si legge in un comunicato dell'organizzazione umanitaria che ha sede a New York. Venerdì sera Amnesty international aveva fornito un bilancio di 46 morti.

Intanto, nelle ultime ore, un video molto crudo che mostra apparentemente l'uccisione di un manifestante libico da parte delle forze di sicurezza è stato postato sulla pagina Facebook del gruppo di opposizione Almanara.

Il video, della durata di 47 secondi, è di pessima qualità ed è stato girato probabilmente con un telefonino. La didascalia dice la scena è stata ripresa il 17 febbraio ad Al Baida e che le forze di sicurezza coinvolte sarebbero il quinto battaglione Gheddafi.

Nelle immagini si vedono manifestanti che fronteggiano poliziotti o militari da una certa distanza, gridando slogan, e si sentono diversi spari. Quindi si sente una botta e si vede un uomo riverso a terra che perde copiosamente sangue dalla testa, come se avesse un buco sulla nuca. L'uomo viene poi trascinato via, lasciando una scia di sangue sul terreno.

La pagina Facebook di Almanara è raggiungibile all'indirizzo internet www.almanaralink.com, cliccando sulla scritta in arabo più in alto al centro (l'accesso diretto a Facebook è stato bloccato in Libia). Il video dell'uccisione è quello più sfuocato di tutti ed è stato postato il 18 febbraio alle 18.31.

Figlio di Gheddafi assediato a Bengasi
Il figlio di Gheddafi, Saadi, si trova a Bengasi, dove è assediato dai manifestanti che vogliono arrestarlo, secondo quanto riferisce il sito Internet del quotidiano "Libya El Yom". Lo stesso giornale parla inoltre di una forza militare speciale, capeggiata da Abdallah Al Senoussi - genero e capo della guardia speciale dello stesso Gheddafi - e composta da circa 1500 soldati, diretta nella città nell'est del Paese per prelevare Saadi e riportarlo a Tripoli.