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Iran,altri scontri a manifestazioni

Incidenti a funerale vittima proteste

Ancora scontri in Iran fra dimostranti da una parte e polizia e sostenitori del regime dall'altra.

Gli incidenti si sono verificati durante i funerali di Saneh Jaleh, una delle due vittime dei disordini esplosi durante le manifestazioni antigovernative di lunedì. Intanto Mehdi Karrubi, uno dei leader dell'opposizione, ha lanciato un appello-sfida al governo: "Finché siete in tempo, aprite le orecchie e ascoltate la voce del popolo".

"I metodi violenti, opporsi alle richieste del popolo, non può più aiutarvi - ha detto Mehdi Karrubi, rivolto al governo iraniano e condannando la repressone delle manifestazioni di lunedì. L'ex presidente del parlamento ha concluso chiedendo quindi alle autorità di "liberare i prigionieri politici e togliere le mani dalla gola della stampa indipendente".

Intanto circa duemila studenti della facoltà di Belle Arti dell'Università di Teheran sarebbero stati rinchiusi in una sala dell'ateneo da alcuni paramilitari basij, con l'obiettivo di impedire al gruppo di partecipare ai funerali di stato, voluti dal governo, per Saneh Jaleh. A denunciarlo gli stessi studenti rinchiusi nell'università tramite alcuni messaggi e appelli pubblicati su Facebook. I giovani riferiscono inoltre che nella zona i telefoni cellulari non funzionano da questa mattina.

I disordini sono alimentati ulteriormente dalle circostanze, controverse e in parte misteriose, in cui sarebbe morto lo stesso Jhaleh: secondo gli attivisti del Movimento Verde di Moussavi, il giovane sarebbe stato infatti fra le fila dei manifestanti e sarebbe stato ucciso da un colpo di arma da fuoco, esploso dalla polizia. Per gli organi di informazione ufficiali, Jaleh sarebbe stato invece un difensore del regime, entrato come volontario nella milizia islamica Basij.

"Non lasceremo che si approprino del sangue di questo martire, ucciso da questi assassini" ha affermato in un comunicato la principale organizzazione studentesca riformista, Tahkim Vahdat. ll 14 febbraio il popolo iraniano era sceso in piazza in segno di solidarietà alle rivolte arabe esplose contro i regimi in Egitto e Tunisia, raccogliendo l'appello lanciato nelle scorse settimane dai leader dell'opposizione Mir-Hosein Mousavi e Mehdi Karroubi.