FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Egitto, difficile trovare l'accordo

Fratelli musulmani:proposte non bastano

Si è concluso l'incontro tra il vicepresidente Suleiman e i principali partiti d'opposizione egiziani.

Al vertice hanno preso parte anche i Fratelli musulmani. "Le proposte di Mubarak sono insufficienti", hanno detto al termine del vertice. Entro marzo dovrebbe essere costituito un comitato per le riforme costituzionali, decisa la fine dello stato d'emergenza, in vigore dal 1981, e il perseguimento dei responsabili dei violenti scontri.

Segui la situazione in tempo reale

Obama: "Fratelli musulmani non ci preoccupano"
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non è preoccupato dall'influenza della Fratellanza Musulmana, che per la prima volta partecipa ai negoziati con il governo, perché, ha spiegato, la formazione islamica non gode del sostegno della maggioranza degli egiziani.

Domenica 6 febbraio

Obama: "E' il momento di cambiare"
"Indietro non si torna": l'Egitto ha bisogno di un governo "rappresentativo". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Obama ha sostenuto che gli Usa non intendono dettare al presidente Mubarak cosa fare, ma inequivocabilmente suggeriscono che è giunto il momento di cambiare.

El Baradei: "Mubarak lasci"
''E' molto chiaro che Mubarak si deve dimettere e se ne deve andare: è il simbolo del vecchio regime''. Lo ha detto in una intervista alla Cnn l'ex direttore dell'Aiea, e oggi uno dei leader dell'opposizione egiziana, Mohamed El Baradei.

Mena: "Transizione pacifica"
Secondo un comunicato del governo del presidente egiziano Hosni Mubarak e diffuso attraverso l'agenzia Mena, tutte le parti coinvolte nei colloqui concordano su una ''transizione pacifica del potere in linea con la Costituzione''.

El Baradei non invitato al dialogo
L'ex direttore dell'Aiea Mohammed El Baradei, rientrato in Egitto per sostenere la protesta contro Mubarak, ha detto di non essere stato invitato al dialogo in corso tra il vicepresidente Omar Suleiman e le opposizioni, dialogo che ha definito ''opaco''. ''Non sono stato invitato a partecipare ai negoziati, a questo dialogo, ma seguo quello che sta succedendo'', ha detto El Baradei alla Nbc.

Fratelli musulmani: "Proposte Mubarak insufficienti"
Le riforme proposte dal regime del presidente egiziano Hosni Mubarak per uscire della crisi politica sono ''insufficienti'', secondo i Fratelli musulmani.

Suleiman rifiuta poteri Mubarak
Il vicepresidente egiziano Omar Suleiman ha rifiutato un appello dell'opposizione ad assumere i poteri del presidente Hosni Mubarak. Lo ha riferito uno dei partecipanti ai colloqui tra Suleiman e le opposizioni.

Fine restrizione Web e media
Il vicepresidente egiziano Omar Suleiman e i rappresentanti delle opposizioni hanno raggiunto una intesa per porre fine delle restrizioni al web, ai media e piu' in generale alle comunicazioni imposte nelle ultime settimane nel Paese. Lo riferisce Al Arabiya.

Accordo tra Suleiman e opposizioni
Il vice presidente egiziano, Omar Suleiman, ha raggiunto un accordo di massima con i rappresentanti dei partiti di opposizione per proseguire il dialogo e dare il via alle riforme. Secondo quanto ha annunciato la tv di stato del Cairo, si è conclusa la riunione tra il vice di Hosni Mubarak e i capi dei partiti di opposizione con la sottoscrizione di un documento che prevede l'applicazione delle promesse fatte dal capo di stato nel suo ultimo video messaggio. In particolare è prevista la fine dello stato d'emergenza, in vigore dal 1981, e il perseguimento dei responsabili degli incidenti e delle violenze dei giorni scorsi. Entro marzo, inoltre, sarà costituito un comitato per le riforme costituzionali in Egitto

Frattini: transizione rapida con Mubarak
"In Egitto prima serve la riforma elettorale, poi una nuova costituzione, poi andare alle urne a settembre". Così la transizione sarebbe rapida ma non sarebbe il caos, come invece accadrebbe se il presidente Hosni Mubarak andasse via domani, come qualcuno auspica". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini.

Appello del Papa
Anche Benedetto XVI segue con apprensione la situazione in Egitto e, dopo l'Angelus, ha lanciato un appello. "In questi giorni seguo con attenzione la delicata situazione della cara Nazione egiziana - ha detto -. Chiedo a Dio che quella Terra, benedetta dalla presenza della Santa Famiglia, ritrovi la tranquillità e la pacifica convivenza, nell'impegno condiviso per il bene comune".

In fila davanti alle banche
Si registrano lunghe file davanti alle banche in diverse città egiziane nel primo giorno di riapertura dall'inizio della crisi. Secondo quanto riferisce la tv di stato egiziana, le code più lunghe si registrano davanti agli istituti di credito del Cairo.

Iniziata riunione Suleiman-opposizioni
E' iniziata la prima riunione per il dialogo di riconciliazione nazionale tra il vice presidente egiziano Omar Suleiman e i rappresentanti delle opposizioni.

Appello di Erdogan. Il premier turco, Tayyip Erdogan, ha fatto appello per una "transizione democratica" in Egitto "nel più breve tempo possibile. Se ciò sarà realizzato, credo che la gente accetterà questo risultato", ha detto Erdogan.

Ban Ki-Moon: "Lezione per gli autocrati". Le rivolte in Egitto e in altri Paesi nordafricani offrono "una buona lezione" per gli autocrati sparsi per il mondo: a sostenerlo è il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, secondo il quale "i capi di governo dovrebbero sempre occuparsi di quanti non hanno ricevuto risposte adeguate per i loro bisogni e per il rispetto dei diritti umani. Prima che questo tipo di aspirazioni e desideri sfoci in manifestazioni di massa, penso che i leader dovrebbero prestare maggiore attenzione, questa è una buona lezione".

In migliaia per la "Giornata dei martiri". Migliaia di persone si stanno dirigendo verso piazza Tahir per una nuova giornata di protesta, oggi intitolata "ai martiri". Sono attesi anche numerosi cristiani che pregheranno per i defunti assieme ai musulmani. L'esercito ha stabilito numerosi posti di blocco intorno al centro e al tempo stesso sta cercando di confinare i manifestanti già arrivati e quelli che sono rimasti per tutta la notte in un settore della piazza che lasci libero il passaggio del traffico.

Anche i copti in piazza. Anche i copti si sono riuniti in preghiera in piazza Tahrir al Cairo, per "dimostrare al governo" che le proteste di questi giorni non sono portate avanti "solo dai Fratelli musulmani". Intanto, nel resto della capitale egiziana ci sono segnali di un lento ritorno alla normalità.