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Le piante che fiutano le bombe

Recente scoperta negli Stati Uniti

Una pianta che annusa l’esplosivo: è questa l’ultima trovata per combattere il terrorismo.

Negli aeroporti di tutto il mondo troveremo ficus, ortensie, gelsomini non più d’arredamento ma “addestrate” a individuare terroristi e kamikaze.

Per ora è solo uno studio, ma presto secondo gli scienziati americani, saranno tempi duri per Bin Laden. Un team di ricercatori della Colorado State University ha messo a punto una tecnica di ingegneria genetica per manipolare le proteine vegetali e cambiare colore quando “annusano” una sostanza proibita come esplosivo o tossine. Il progetto sfrutta il meccanismo con cui alcune piante reagiscono agli stimoli minacciosi.

“Se un bruco mastica una foglia – afferma la dott.ssa Medford, coordinatrice del progetto - la pianta rilascia una serie di segnali chimici di difesa, una specie di chiamata alla cavalleria che ha come effetto quello di ispessire la corteccia delle foglie”. La Medford e il suo team hanno così manipolato il Dna dei vegetali per introdurre tra i segnali di minaccia, a cui le piante devono rispondere cambiando colore. “Noi abbiamo insegnato alle piante – continua la dott.ssa Medford - a comunicare se c’è qualcosa di brutto nelle vicinanze”. Entro quattro anni (questa è l’arco di tempo per realizzare il progetto), negli aeroporti e nei luoghi pubblici, al posto delle forze dell’ordine potremmo trovare vasi di ortensie a fare da sentinelle al terrorismo.

Fadi El Hnoud