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Cinque "bufale" web sui mostri

Tgcom le ha smascherate per i lettori

Hanno terrorizzato milioni di internauti.

Alcuni avevano la dentatura seghettata, altri strani artigli, qualcuno succhiava pure il sangue. Sono l'evoluzione tecnologica delle comuni panzane sui mostri. Se prima a spaventare erano il mostro di Loch Ness e i vampiri, di cui si avevano poche immagini sfocate nel primo caso e una lunga tradizione orale nel secondo, adesso le orrifiche creature del XXI secolo sono iperdocumentate da immagini audiovisive e fotografiche. Ma,se la forma è cambiata, di certo non lo è la sostanza. Panzane erano prima e panzane son rimaste.

La carcassa del mostro di Montauk
Era il luglio 2008 e sulla spiaggia di Ditch Plains delle amiche stavano giocando spensieratamente. All’improvviso, scorgono una strana sagoma. Si avvicinano ed ecco un essere mostruoso, morto. Le ragazzine prendono la macchina fotografica e lo immortalano per vendere gli scatti a un giornale locale. Le immagini arrivano sul web e la vicenda assume vaste proporzioni su scala mondiale. Anche wikipedia gli dedica una voce. Si moltiplicano le ipotesi sulla carcassa del mostro di Montauk. Uno degli aspetti più intriganti era la vicinanza al Centro per le malattie degli animali di Plum Island. Da lì, l’immaginazione ha cominciato a lavorare, si è pensato che la salma fosse il risultato di un esperimento malriuscito e che gli scienziati “dal cuore di pietra” l’avessero gettato nell’oceano. Altri hanno pensato a un’anomalia genetica. In realtà era solo un procione. Sebbene le argomentazioni iniziali tendevano ad affermare che le gambe fossero troppo lunghe, gli esperti, a seguito della realizzazione di calchi dentali e comparazioni delle strutture scheletriche, hanno dimostrato che il mostro di Montauk non era niente di più di una carcassa di procione in decomposizione.

 


Il mostro di Mosca
E' stato scoperto da soldati russi su una spiaggia di Sakhalin, in Russia. Proveniva chiaramente dall’Oceano, sebbene a giudicare dalla struttura ossea e dentale, gli etologi affermavano che non si trattasse di un pesce. Ma non si trattava di un rettile, perché poteva essere comparato nelle dimensioni solo a un coccodrillo o a un alligatore. La salma era lunga circa 6 metri e ricoperta di un mantello che non era di piume, pelo o scaglie. Per aggiungere un ulteriore alone di mistero, è stato scritto che i Servizi Speciali Russi sono stati incaricati di portare via la salma nella più assoluta riservatezza. Si aggiunse, quindi, l’elemento della copertura governativa per dar credito all’ipotesi che si trattasse di un animale preistorico, una sorta di plesiosauro. Nei fatti si trattava di un beluga. Tutta quella speculazione del  “Non è un pesce, non è un rettile e non ha pelliccia” avrebbe dovuto portare alla domanda: “Cosa non è un pesce e vive nell’acqua”? Una balena, of course.


Il video del “chupacabra”
La registrazione audiovisiva di una misteriosa creatura è stata mandata in onda dai giornalisti della Cnn. Subito si è gridato al mostro. Il video sembrava mostrare un chupacabra, il leggendario mostro messicano succhiasangue che si crede essere rettile e canide in parti uguali. La registrazione è molto realistica, in più la credibilità giornalistica della Cnn ha alimentato il mito. Le immagini hanno comiciato a circolare in maniera virale da pc in pc. La ripresa è stata effettuata vicino a una città chiamata Cuero, in Texas, un posto che si spaccia per capitale non ufficiale dei chupacabra nel mondo. Quindi il turismo cittadino ha di che guadagnare nel far vedere il filmato del mostro leggendario. Parecchi altri avvistamenti e ritrovamenti di salme di chupacabra sono state ritrovate nella zona. In realtà sembrano essere coyote affetti da rogna, malattia della pelle che fa perdere i peli. In effetti, gli acuti osservatori avevano descritto la creatura della dimensione di un coyote ma senza pelo, senza giungere alla conclusione che si trattasse di un coyote senza pelo.


Il corpo del Bigfoot 
Matthew Whitton e Rick Dyer sono due uomini della Georgia che non solo hanno dichiarato di aver scoperto un bigfoot ma, in piena tradizione montanara, lo hanno anche immediatamente uccciso e messo in un freezer. Poi, hanno indetto una conferenza stampa per annunciare la scoperta in cui hanno portato la loro foto con la salma. Gli uomini fecero anche comunicati stampa e chiesero l’analisi dei campioni del Dna. Inoltre, pagarono delle guardie armate per custodire il corpo fino all'autenticazione da parte degli esperti. A questo bisogna aggiungere che a ritrovare il corpo sono stati un agente di polizia e un secondino. Il massimo della credibilità, insomma. Alla fine dell’ottima messa in scena si è scoperto che il “bigfoot” era solo un costume di Halloween che i due avevano comprato su internet, tra l’altro, il più tracciabile dei metodi di transazione. Per conferire una maggiore veridicità al costume, lo hanno farcito con budella di opossum e poi messo nel freezer. Quando gli è stato chiesto come pensavano di falsificare la prova del dna, i due hanno scrollato le spalle. Solo sotto pressione hanno ammesso che non sapevano cosa significasse la parola Dna.


La creatura delle fogne
Questa creatura rosacea e pulsante dall’aspetto alieno è uno dei più recenti misteri che hanno interessato l’agorà multimediale. La forma di vita si è mostrata davanti all’obiettivo delle telecamere aggrappata alle pareti delle fogne di Raleigh, nella Carolina del Nord. È stata spacciata per una forma di vita sconosciuta e molti hanno abboccato. Ma si trattava solo di una manciata di vermi. In assenza di un terreno a cui attecchire, si sono aggrovigliati tra loro e la pulsazione non è altro che il risultato dello spasmo di un verme che contagia gli altri a effetto domino. Si tratterebbe di tubifex tubifex chiamati anche vermi di fogna, gli esperti hanno assicurato: “Non si vedono tutti i giorni ma è normale incontrarli nelle fogne”.