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Tunisia, "stop spari sulla folla"

Il presidente ordina riduzione prezzi

Dopo i violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine che hanno insanguinato molte città della Tunisia, il presidente Ben Alì, ha intimato agli agenti di smettere di sparare sulla folla.

Alì ha inoltre ordinato di ridurre il prezzo dei beni di prima necessità, come pane, latte e zucchero. Appena terminato il discorso del presidente in televisione, la gente è scesa in strada scandendo slogan contro il governo, nonostante il coprifuoco.

Nel suo discorso Ben Alì ha detto ha aggiunto che non si ripresenterà alle elezioni presidenziali del 2014. Il presidente ha spiegato che non cambierà la costituzione per permettere a se stesso di correre per un nuovo mandato tra tre anni.

Con urla di trionfo la gente è scesa in piazza subito dopo il discorso. ''Abbiamo avuto quello che volevamo'' - ha spiegato un ragazzo - ''la libertà, la libertà di stampa, la democrazia''.  Alcune migliaia di persone si sono ormai raccolte in Avenue Bourghiba, dirette verso la piazza con la Torre dell'Orologio.

Intanto Al Qaeda tenta di appropriarsi della rivolta dei tunisini, che finora ha causato secondo l'opposizione quasi 70 morti. In un video diffuso sul web Abu Musab Abdul Wadud, leader di "Al Qaeda nel Maghreb Islamico" (gli ex "Salafiti per la predicazione ed il combattimento") ha esortato alla jihad (guerra santa) per rovesciare il "tiranno", il presidente Zine El Abidine Ben Alì.

Wadud, secondo il sito Usa Site che monitora le pagine web degli estremisti islamici, ha anche fornito consigli strategici ai dimostranti consigliandoli di "affidare a loro i figli affinché vengano addestrati all'uso delle armi".

Due civili morti in scontri
Due civili sono stati uccisi dalla polizia a Kairouan, nella Tunisia centrale, mentre il presidente Ben Alì compariva in tv per ordinare alle forze di sicurezza di non sparare contro i dimostranti. Secondo i testimoni, un elettricista di 23 anni è stato ucciso da un proiettile al torace nei pressi della locale gendarmeria in scontri esplosi durante una manifestazione pacifica. La seconda vittima sarebbe un 40enne dipendente di un tabacchificio