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Haiti, Bertolaso: "non critico Usa"

"Manca un coordinamento negli aiuti"

Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile, ha rettificato le sue critiche alla gestione dell'emergenza ad Haiti dopo il sisma.

Il suo non voleva essere un attacco agli Stati Uniti, che "stanno mettendo in campo uno sforzo importante" per la popolazione dell'isola, ma una "critica fatta da un tecnico alla mancanza di coordinamento delle organizzazioni internazionali" che sta lasciando "migliaia di haitiani abbandonati a se stessi".

"Gli Usa condividono con noi le difficoltà dell'organizzazione della macchina dei soccorsi". Si sente la mancanza di coordinamento, sottolinea il capo della Protezione civile, "'di una persona con pieni poteri in grado di indirizzare tutti gli interventi". Bertolaso tiene poi a precisare di non avere "mai paragonato L'Aquila ad Haiti: se lo avessi fatto sarei stato uno sciocco. E invece ho solo detto che il modello utilizzato dall'Italia a L'Aquila è quello che dovrebbe essere utilizzato in un contesto emergenziale".

Se c'e' un destinatario delle critiche, insomma, non sono certo gli Stati Uniti ma le organizzazioni internazionali, Onu in testa. "Se uno arriva con 15 mila uomini e poi non sa dove andare e cosa fare, perché non c'è nessuno che glielo dice, afferma, è chiaro che si creano i problemi che tutti abbiamo visto". Ancora oggi, ripete il capo della Protezione civile, "non c'è nessuno che comanda e dopo aver girato per tre giorni in città e nei sobborghi, ho constatato che migliaia di persone sono abbandonate a sè stesse".

Bertolaso, intervistato durante "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, aveva detto "Ci sono enormi organizzazioni coinvolte, ma la situazione è patetica, e tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio". Il capo della Protezione civile aveva così criticato la gestione dell'emergenza ad Haiti. Bertolaso ha aggiunto che troppo spesso, in occasione dei disastri, si tende a fare bella figura davanti alle telecamere, piuttosto che soccorrere chi ha bisogno. Rispondendo alle domande di Lucia Annunziata ha spiegato: "Il mondo poteva dare prova di poter gestire al meglio una situazione come questa, ma finora non ha funzionato".

La grande "ed encomiabile" macchina dei soccorsi americana non sta ottenendo i risultati sperati perché ci sono "troppe stellette". Guido Bertolaso, da Port-au-Prince, ha commentato così i risultati degli aiuti americani nell'isola caraibica. Bertolaso ha aggiunto: "Era inevitabile e indispensabile, una forte presenza dell'esercito americano, anche se i 15mila uomini non sono utilizzati in modo migliore. Le navi ospedale, le portaerei, non hanno rapporti stretti con il territorio, con le organizzazioni umanitarie che sono presenti sul posto. Ognuno fa la sua parte, ma in modo svincolato". Rispetto alla dinamica dei soccorsi, Bertolaso ha sottolineato: "Con l'uragano che ha colpito New Orleans non mi pare di ricordare che la gestione dell'emergenza è stata esemplare".

"Respingo l'ipotesi che abbia parlato come reazione emotiva: é noto che sono pagato per stare calmo ma anche per fare le cose per bene". Così il capo della Protezione civile, ha anche risposto al ministro degli Esteri, Franco Frattini, che da Washington aveva definito le critiche di Bertolaso da Haiti "legate ad un elemento emotivo".