FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Tutti gli scivoloni del Times

Nel 2009 ha già detto due volte "Sorry"

Potrebbero arrivare presto le scuse del Times per le accuse rivolte al governo italiano di aver pagato i talebani per scongiurare il rischio di attacchi contro i nostri militari impegnati in Afghanistan, alle quali l'esecutivo ha duramente replicato per voce del ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha annunciato querela nei confronti del quotidiano britannico.

Il governo si attende quindi le scuse da Londra. E non sarebbe la prima volta. Tra il maggio e il luglio di quest'anno è già successo due volte. In entrambi i casi il sorry è arrivato per vicende legate alle polemiche sulle vita privata del premier. A metà maggio il Times è stato costretto a fare marcia indietro il giorno dopo aver pubblicato un'intervista alla madre di Noemi Letizia, Anna Palumbo. Il quotidiano ha dovuto rettificare il passaggio più delicato, quello dedicato ai rapporti tra la signora Palumbo e Silvio Berlusconi, costato al quotidiano inglese una gaffe grossolana per colpa di un virgolettato mal tradotto. Nell'intervista Anna Palumbo affermava di sperare che 'il signore' potesse fare per sua figlia Noemi quel che non era riuscito a fare per lei stessa. Ma parlando del "signore" Anna Palumbo intendeva Dio e non Silvio Berlusconi. Da qui le scuse del Times "per l'imbarazzo creato".

Il secondo scivolone del Times nel giro di pochi mesi risale al luglio scorso quando il quotidiano inglese aveva impropriamente coinvolto Angela Sozio, "la rossa" del Grande fratello 3 nelle vicende legate all'inchiesta della Procura di Bari sulle foto scattate a Villa Certosa, la residenza sarda del premier. Il legale della ragazza, l'avvocato Roberto Ruggiero, aveva sottolineato come le foto del 2007 non avevano nulla a che fare con l'inchiesta giudiziaria del capoluogo pugliese e come la sua assistita non avesse nulla a che vedere con le persone coinvolte nell'inchiesta della Procura barese. Il collegamento, aveva detto l'avvocato di Angela Sozio, "è un espediente giornalistico diffamatorio del quale i responsabili saranno chiamati a rendere ragione". Pochi giorni Angela Sozio ha ricevuto le scuse del Times, insieme a quelle del Sunday Times, anch'esso caduto nell'equivoco e coinvolto nella brutta figura.