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Aereo caduto, caccia a scatole nere

Brasile: il recupero è molto difficile

Proseguono le ricerche del relitto del volo Air France AF447 precipitato al largo del Brasile.

Alcuni resti sono stati avvistati nell'Atlantico, ma non è stata individuata la fusoliera. I sommozzatori brasiliani sono impegnati in una disperata corsa contro il tempo per recuperare le scatole nere, ma nella zona il mare è molto mosso e le operazioni sono difficilissime. "Sarà il recupero più arduo dopo quello del Titanic", dicono gli esperti.

Maltempo e mare grosso ostacolano la raccolta di qualunque oggetto possa essere utile a capire e cosa sia successo al volo AF447 sparito dai radar mentre nella zona infuriava una tempesta. Quattro navi della marina brasiliana equipaggiate con strumentazioni per il recupero e una nave cisterna pattugliano un braccio di mare lungo cinque chilometri disseminato di sedili, cavetteria, frammenti metallici e macchie di kerosene 1.200 chilometri a nordest di Recife.

"Recuperare le scatole nere sarà molto difficile", ha spiegato il ministro della difesa brasiliano, Nelson Jobim. "Bisogna tener presente che in quel punto l'Oceano ha una profondità di circa 2 mila metri, forse anche 3 mila - ha detto -. Abbiamo mandato una nave appoggio militare, la Grajaù, a cui spetterà ora il compito di raccogliere tutti i resti che sia possibile rinvenire. Tutto il materiale sarà poi portato alla base di Fernando de Noronha, esaminato da periti della polizia federale brasiliana e poi consegnato alle autorità competenti francesi".

Anche il contrammiraglio Domingos Nogueira, responsabile delle ricerche, ha ammesso che il compito più difficile sarà trovare le scatole nere, forse l'unico strumento per comprendere cosa abbia fatto precipitare l'A330 partito da Rio e diretto a Parigi. "Le navi sono equipaggiate per arrivare e cominciare a raccogliere pezzi dell'Airbus - ha detto Nogueira - ognuna ha a bordo due sommozzatori e battelli che devono essere calati in mare per raccogliere le parti più piccole".

Le scatole nere potrebbero essere a una profondità compresa tra i due e i tremila metri e l'unica speranza di recuperarle è nel segnale che continueranno a mandare per un mese dal giorno del disastro. Secondo gli esperti, la caccia alla registrazione con i dati di volo e di bordo e a quela con le conversazioni dell'equipaggio sarà la più ardua dopo quella lanciata per ritrovare il Titanic.

L'unico segnale di ottimismo in questo senso arriva comunque dal presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, convinto che sarà un'operazione coronata dal successo: "Un Paese capace di trovare il petrolio a sei chilometri di profondità può trovare un aereo a duemila", ha detto. Nel frattempo rimane ancora molto fitto il mistero sulle cause del disastro: la tempesta può aver innescato una serie di avarie, ma per capire qualcosa di più gli esperti esamineranno due aerei della Lufthansa che alla stessa ora del disastro incrociavano nella zona attraversata dal volo AF447.