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"Islamici, gli Usa non sono nemici"

Messaggio di Obama su tv araba

Per concedere la sua prima intervista formale da presidente, Barack Obama ha scelto una tv araba, Al Arabiya.

E ha mandato un messaggio al mondo musulmano: "Gli americani non sono i vostri nemici". Ci sono stati errori, ha riconosciuto, "ma non c'è ragione per non ripristinare lo stesso tipo di rispetto e collaborazione che l'America aveva con il mondo musulmano 20 o 30 anni fa".

Riaprire il dialogo con i musulmani
Nell'intervista all'emittente del Dubai, andata in onda in concomitanza con l'arrivo in Medio Oriente del nuovo inviato americano nella regione, George Mitchell, Obama ha puntato soprattutto sul tentativo di riaprire il dialogo con il mondo musulmano che, a suo avviso, è stato danneggiato da otto anni di amministrazione Bush.

Gli americani non sono vostri nemici"
"Il mio obiettivo con il mondo musulmano è comunicare che gli americani non sono il vostro nemico. Qualche volta facciamo errori, qualche volta non siamo stati perfetti. Ma se guardiamo al percorso compiuto... l'America non è nata come un potere coloniale, e non c'è ragione per cui non possiamo recuperare lo stesso rispetto e la stessa collaborazione che avevamo 20 o 30 anni fa".

Il viaggio in Indonesia
Dopo aver ammesso gli errori del suo predecessore, il presidente ha confermato il progetto di recarsi in Indonesia. Il Paese a maggioranza musulmana dove è cresciuto alcuni anni. Poi ha ricordato di avere lui stesso parenti musulmani. I suoi viaggi nei Paesi musulmani - ha aggiunto - lo hanno convinto che, nonostante la fede diversa, la gente a differenti latitudini ha comuni speranze e sogni.

Al Quaeda nemico comune
Obama ha indicato il nemico comune: l'estremismo come Al Qaeda. Ma anche questi miliziani ha detto: "Sembrano nervosi, e questo mi dice che le loro idee sono in bancarotta". Il mondo islamico col tempo "ha capito che quel cammino non porta in nessun posto, solo ad altre morti e distruzioni". "Se guardate alla retorica che hanno usato nei miei confronti prima ancora che mi insediassi... Questo mi dice che le loro idee sono alla bancarotta. Nessuna delle loro azioni dice che un bambino nel mondo musulmano grazie a loro otterrà una educazione migliore, o grazie a loro avrà una migliore assistenza sanitaria".

Mano tesa all'Iran
Il presidente americano ha offerto di nuovo collaborazione all'Iran, che Bush considerava un caposaldo dell' "asse del male". E ha annunciato una nuova politica nei prossimi mesi: "Come ho detto nel discorso del giuramento, se Paesi come l'Iran sono disponibili a dischiudere il loro pugno, troveranno la nostra mano tesa ad attenderli". Ed è molto importante per noi assicurarci che stiamo usando tutti gli strumenti del potere statunitense, compresa la diplomazia, nelle nostre relazioni con l'Iran".

Da subito affronterà questione mediorientale
Obama ha illustrato poi la missione di otto giorni di Mitchell in Medioriente con puntate anche a Londra e Parigi. Promettendo di affrontare da subito la spinosa questione mediorientale, ha ricordato a israeliani e palestinesi che è tempo di ritornare al tavolo dei negoziati. E ha assicurato che Mitchell si impegnerà "energicamente e consistentemente" nel raggiungere risultati concreti per la pace. Poco prima di registrare l'intervista, il neo-presidente aveva ricevuto alla Casa Bianca Mitchell insieme al segretario di Stato, Hillary Clinton. "Quello che le ho detto è stato comincia con l'ascoltare, perché troppo spesso gli Stati uniti hanno cominciato con il comandare".

Obama telefona a Medvedev: "Mettere fine ad allontanamento Usa-Russia"
Il presidente Usa ha telefonato al suo omologo russo. Nella conversazione, Barack Obama e Dmitri Medvedev hanno concordato di cercare di mettere fine all'allontanamento manifestatosi nei rapporti tra i due Paesi e di creare un'agenda seria per ripristinare le relazioni tra i due Stati. Lo ha riferito la Casa Bianca. "I due presidenti hanno concordato, essendo entrambi nuovi leader di una generazione post-Guerra Fredda, di avere una opportunità unica per creare un tipo di relazioni fondamentalmente diverso tra i due Paesi", recita la dichiarazione della Casa Bianca. Nella conversazione era stata sottolineata anche l'importanza della cooperazione, tra le maggiori potenze, per risolvere la crisi economica globale. Obama non si è ancora espresso sullo Scudo Spaziale, uno dei maggiori elementi di attrito tra Mosca e l'amministrazione Bush. Al proposito, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov non ha escluso un incontro bilaterale dei due presidente all'inizio di aprile a Londra, in occasione del G-20.