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Casa Bianca, arrivano due Kennedy

Obama sta pensando a Robert e Caroline

Potrebbero esserci anche due Kennedy nella squadra di Barack Obama.

Il presidente eletto sta pensando a Robert Kennedy Jr., figlio di Bob, per l'incarico di capo dell'Environmental Protection Agency e a Caroline, la figlia del presidente assassinato John Fitzgerald, come ambasciatore all'Onu. Nel frattempo Obama ha fatto la sua prima nomina: Rahm Emanuel, deputato di Chicago, sarà il capo di gabinetto.

Religione ebraica e membro della cerchia Clinton, Emanuel ha accettato dopo 24 ore di esitazione il posto chiave dell'esecutivo.

Robert Kennedy Jr. è stato uno dei pochi Kennedy che alle primarie avevano appoggiato Hillary Clinton, è stato perdonato in considerazione delle sue forti credenziali verdi. Obamiana della prima ora, Caroline Kennedy Schlossberg è tra i nomi che circolano come ambasciatore all'Onu. Non è chiaro se il posto le interessi, ma la figlia di Jfk ha dimostrato un nuovo interesse per il mestiere di famiglia - la politica - fin da quando è scesa in campo per l'allora candidato democratico in coppia con lo zio Ted. In alternativa Obama potrebbe optare per Susan Rice, la sua guru di politica estera, per cui si pensa anche a un ruolo come National Security Advisor.
   
Altre nomine potrebbero arrivare a giorni: di Janet Napolitano, governatrice dell'Arizona entrata nel team della transizione, si parla come possibile ministro della Giustizia in alternativa a Eric Holder, ex vip dell'amministrazione Clinton e parte della cerchia del nuovo "black power" legato a Obama. Il candidato democratico del 2004 e senatore del Massachusetts John Kerry, che ha appoggiato Obama dopo la sconfitta in New Hampshire, sta manovrando per andare al dipartimento di Stato, ma potrebbe fargli le scarpe Bill Richardson, il governatore del New Mexico ed ex rivale alle primarie che è già stato con Clinton ambasciatore all'Onu.

Con Kerry Obama ha un debito di riconoscenza: nel 2004 il candidato alla Casa Bianca scelse il giovane astro nascente di Chicago per il discorso alla Convention che fece da trampolino di lancio alla sua carriera politica.

Alla Difesa, in un segno tangibile di spirito bipartisan, dovrebbe restare, almeno nel breve periodo, Robert Gates, con, in alternativa, l'ex capo di Stato maggiore Colin Powell il cui nome circola tra le "wild card".

Resta aperta, ma per poco, la poltrona più bollente, il Tesoro: conteso tra gli ex ministri del Tesoro di Clinton, Robert Rubin e Lawrence Summers, il governatore del New Jersey, Jon Corzine (un ex Goldman Sachs), e Timothy Geithner, il presidente della Fed di New York, una superstar durante la crisi finanziaria. Il toto-nomi include Howard Dean, medico e presidente del partito democratico, come possibile ministro della Sanità, e Penny Pritzker, una miliardaria di Chicago, al posto di segretario al Commercio.

Obama andrà da Bush lunedì prossimo
Il colloquio alla Casa Bianca tra il presidente George W. Bush e il suo "erede", Barack Obama, si terrà lunedì prossimo. Il presidente eletto sarà accompagnato dalla moglie Michelle. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca. Con la vittoria in North Carolina, intanto, il numero di grandi elettori a favore di Barack Obama sale a 364, contro i 156 del candidato repubblicano, John McCain.