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Mariti sfaticati a rischio denuncia

Nuova carta dei diritti in NordIrlanda

I mariti fannulloni nordirlandesi che non aiutano nei lavori domestici potranno essere portati in tribunale dalle mogli.

Lo stabilisce il disegno di legge per la prima "carta dei diritti" dell'Irlanda del Nord, presentato alla commissaria per i diritti umani della regione, Monica McWilliams, che sarà sottoposto al voto dei parlamento di Westminster. Anche in casa, la carta prevede il diritto a una pausa e a un limite ragionevole di ore lavorate.

In base a questa carta, quindi, ciascun partner dovrà fare la sua parte nei lavori di casa.

La legge, una delle clausole dell'accordo del Venerdì Santo, equiparerà poi le casalinghe a qualsiasi altro lavoratore e concederà loro il diritto di prendersi una pausa dai lavori domestici. "Tutti i lavoratori, inclusi coloro che lavorano in casa o in un impiego informale, hanno diritto a riposarsi, svagarsi, a fare una pausa e ad un limite ragionevole delle ore di lavoro", si legge nel documento.

Secondo Austen Morgan, avvocato che ha curato gli aspetti legali del testo del Venerdì Santo, la clausola contro i "partner pigroni" potrà essere utilizzata da chiunque creda che i propri diritti siano stati violati tra le mura domestiche e "apre la possibilità per i partner separati di invocare questa legge nei casi di divorzio in Irlanda del Nord".

Tuttavia la legge comporta il rischio di invadere la sfera privata degli individui. "Non esiste nulla di simile a quella che stanno introducendo a Belfast" sottolinea Morgan che ha fatto un'analisi comparativa tra questa norma con altre carte dei diritti nel resto del mondo. 

La legge, che prima di essere votata dai parlamentari verrà redatta nella sua versione finale dal ministro per l'Irlanda del Nord Shaun Woodward, si occupa poi di numerosi aspetti: dal diritto alla vita al divieto alla tortura e a trattamenti degradanti, alla libertà di coscienza e di religione. Inoltre, tutelerà il diritto degli zingari a condurre una vita nomade.