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Mattanza Duisburg,uccisi 6 italiani

Faida di S. Luca, si esaminano filmati

Oltre 70 colpi per giustiziarli e un colpo in testa: la 'ndrangheta colpisce all'estero ed è una strage in grande stile.

Uccisi, davanti a un ristorante di Duisburg (Germania), i fratelli Francesco e Marco Pergola, 22 e 20 anni, Sebastiano Strangio di 39, Francesco G., minorenne, Marco Marmo, 25 anni e Tommaso Venturi, 18 anni. Originari di San Luca, centro della locride, dove dal '91 va avanti la faida tra due famiglie.

Un banale lancio di uova nel carnevale del '91 ha fatto scoppiare la faida tra le famiglie Pelle-Romeo da un lato e Strangio-Nirta dall'altro. Ed è proprio in questa lotta che secondo gli investigatori si inserisce la strage, visto che tutte le vittime appartenevano o risulterebbero legate alla famiglie Pelle-Romeo. Anche la data, la notte di Ferragosto, forse non è stata scelta a caso: la sera di Natale dell'anno scorso fu uccisa Maria Strangio, moglie di Giovanni Nirta, esponente di spicco del clan a cui apparterrebbero i killer. Dall'Italia sono già partiti gli investigatori della polizia e dei carabinieri, che lavoreranno con gli inquirenti tedeschi per ricostruire dinamica e movente.

La dinamica della strage
L'esecuzione è avvenuta attorno alle due di notte. I sei avevano cenato al ristorante-pizzeria 'Da Bruno', di proprietà di un calabrese, Giuseppe Strangio, per festeggiare i 18 anni di Tommaso Venturi. Cinque vittime si trovavano in Germania da alcuni giorni, mentre Marco Marmo era arrivato non prima di domenica; e gli investigatori non escludono che potesse essere proprio lui il principale obiettivo della mattanza. I killer sono entrati in azione quando i sei, nessuno dei quali armato, erano già in auto, fuori dal ristorante: 4 in una Volkswagen Golf e due in un furgoncino bianco. Le due auto sono state crivellate di colpi e poi gli assassini hanno finito i sei con un colpo alla testa.

"Sembrava Chicago" dicono gli abitanti della zona ancora increduli, "a Duisburg una cosa simile non è mai accaduta. Siamo scioccati". Alla strage, secondo la polizia tedesca, avrebbe assistito un testimone, che ha visto allontanarsi due persone. Un ulteriore contributo alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere a circuito chiuso montate su un edificio proprio di fronte alla pizzeria. Davanti all'ingresso qualcuno ha posizionato un mazzo di fiori bianchi e un cartello con scritto "Warum?", perché?. Spetterà agli investigatori dare una risposta. Intanto il ministro dell'interno, Giuliano Amato, pensa a scongiurare un eventuale vendetta. "La nostra attenzione - ha detto - è affinché non ci sia un atto terzo in Calabria".

Le date simboliche
L'omicidio di Maria Strangio e il ferimento del nipote il giorno di Natale e la strage di Duisburg, con i sei presunti appartenenti alla cosca Vottari-Pelle uccisi davanti ad un ristorante, la notte di Ferragosto. C'è un preciso simbolismo, secondo gli investigatori, anche nella scelta delle date per mettere in atto le vendette incrociate nell'ambito della faida di San Luca. La logica che viene seguita, anche per rendere lo scontro ancora pù' cruento, è quella di non rispettare il momento di pausa che è tradizionale in occasione di alcune festività.

E così dopo l'omicidio di Maria Strangio, accaduto lo scorso anno in un giorno-simbolo come quello di Natale, il gruppo Nirta-Strangio decide di attuare la sua eclatante risposta in una data altrettanto simbolica, la notte di Ferragosto, quando la tensione inevitabilmente si stempera e si allentano, di conseguenza, le difese. Il momento buono per il gruppo rivale per mettere in atto la sua clamorosa vendetta attuandola addirittura nella ricca e fiorente Duisburg, in Germania, a una distanza abissale dalla povera realtà di San Luca.

Appello della polizia per cercare testimoni: c'è un filmato
Un appello a chi era nella zona al momento della strage perché fornisca informazioni è stato fatto dalla polizia di Duisburg. Nella breve conferenza stampa il commissario Sprenger ha promesso di fornire prima possibile i risultati dei sopralluoghi. La polizia ha detto anche che i killer (almeno due) si sarebbero allontanati a piedi in direzione del luogo dove forse sono stati presi a bordo di un'auto che si è allontanata velocemente.

Non è escluso, però, che esistano delle immagini della strage. "Il palazzo di fronte a quello dove si trova la pizzeria - hanno spiegato i funzionari - è quello della Deutsche Telekom e vi sono diverse telecamere, alcune puntate verso il punto dove sono avvenuti gli omicidi". La polizia sta rintracciando qualcuno che possa accedere alle registrazioni delle telecamere, per vedere se vi sono immagini che consentano di ricostruire con maggiori dettagli la dinamica della strade e se siano state 'fermate' nei fotogrammi anche le due persone segnalate dal testimone.