Turchia, appello contro visita Papa
Partito nazionalista esorta a proteste
Non si placano in Turchia le proteste per la visita del Papa.
Dopo l'occupazione di Santa Sofia a Istanbul, il partito islamico nazionalista della Grande Unione (Bbp) è nuovamente tornato alla carica esortando a protestare giovedì contro il Pontefice, atteso nella struttura trasformata da chiesa in moschea dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453 e convertita in museo nel 1935.
L'inclusione nel programma del Pontefice della visita a Santa Sofia viene considerata con grande irritazione dai nazionalisti e dagli islamisti turchi, che la interpretano come la volontà dei cristiani di rivendicare le origini del monumento, nato come Basilica. Intanto, domenica sono attesi a Istanbul decine di migliaia di manifestanti convocati dal partito islamico della Felicità, guidato dall'ex premier Necmettin Erbakan. Benedetto XVI è atteso in Turchia dal 28 novembre al primo dicembre: intanto è stato confermato che il Papa visiterà anche la Moschea Blu, la più importante di Istanbul, mentre al suo arrivo all'aeroporto potrebbe esserci un incontro con il premier turco Recep Tayyip Erdogan, in partenza per il vertice di Riga della Nato.