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Gb, avvelenata ex spia russa

Sospetti sui servizi segreti di Putin

Aleksandr Litvinenko, da 6 anni fuggito dalla Russia dopo aver lavorato a lungo nell'Fsb, i servizi segreti nati dal Kgb sovietico, è in fin di vita in un ospedale di Londra.

Lo 007 è stato avvelenato con un potente veleno. Litvinenko si è sentito male dopo un incontro con un italiano, che gli avrebbe consegnato documenti riservati sul delitto di Anna Politkovskaia, la giornalista indipendente uccisa il mese scorso a Mosca.

Litvinenko era molto amico della reporter Politkovskaia. Per questo aveva deciso di indagare sul suo omicidio, definito "sospetto" dai più.

L'avvelenamento dello 007 risale al 1° novembre.  Estremamente critico nei confronti di Vladimir Putin, tanto da accusarlo di aver organizzato nel 1999 una serie di attentati terroristici a Mosca per poter giustificare di nuovo la guerra in Cecenia, Litvinenko si è sentito male due ore dopo aver pranzato con un italiano al ristorante giapponese "Itsu" nel quartiere di Piccadilly. Dagli esami tossicologici risulta che è stato avvelenato con una sostanza micidiale, il tallio.

Poche possibilità di sopravvivere
Litvinenko ha perso tutti i capelli. Il fegato è gravemente danneggiato. Non può mangiare ed è alimentato per via endovenosa. Chi l'ha visto, dice che sembra un fantasma. Per i medici non ha più del 50 per cento di probabilità di sopravvivere.

Per Oleg Gordievski, capo negli anni '80 degli agenti del Kgb (ora Fsb) in Gran Bretagna e uno dei fuggiaschi di più alto livello dei servizi segreti sovietici in Occidente, i colpevoli vanno ricercati tra gli ex colleghi di Litvinenko. 

Litvinenko "era un nemico evidente. Solo il Kgb è in grado di fare una cosa del genere. Il veleno era molto sofisticato", ha detto al "Times" Gordievski.

Il contatto italiano
Una delle ultime persone che la spia russa avrebbe visto è un certo Mario Scaramella. Secondo il domenicale "Mail on Sunday"  è "un accademico dell'università di Napoli e consulente della commissione Mitrokhin istituita dal parlamento italiano per indagare sulle attività del Kgb in Italia durante la guerra fredda". Grazie a Scaramella la commissione Mitrokhin avrebbe interrogato Litvinenko, fuggito dalla Russia di Putin dopo essere stato messo sotto accusa per alto tradimento.

L'italiano avrebbe consegnato un documento di quattro pagine con una lista di nomi, tra cui alcuni funzionari dell'Fsb, che sarebbero stati coinvolti con l'omicidio della giornalista. Il documento non sarebbe un documento ufficiale ma soltanto una email. "Non ho capito perché sia venuto a Londra per darmelo quando avrebbe potuto mandarmelo con una email", avrebbe detto in ospedale Litvinenko a un giornalista. 

Sospetti su Putin
Boris Berezovski, per molti anni uno degli uomini più potenti a Mosca negli anni di Eltsin, ha fatto visita, venerdì scorso,  all'amico Litvinenko, accusando senza mezzi termini il presidente Vladimir Putin: "E' difficile credere che un leader del G8 che si atteggia a democratico possa ordinare qualcosa di simile. Ma la gente deve capire che si tratta di un bandito".