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Nucleare,Iran: no a risoluzione Onu

Parla il presidente Ahmadinejad

Il presidente dell'Iran ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu dello scorso 31 luglio che impone a Teheran di sospendere le operazioni di arricchimento dell'uranio entro agosto.

Il popolo iraniano, ha detto Mahmud Ahmadinejad a un comizio, rifiuta "il linguaggio della forza".

Sulla vicenda è intervenuto anche il capo dell'agenzia per l'energia atomica iraniana (Oiea), Gholamreza Aghazadeh, spiegando che Teheran è pronta al contempo a fornire garanzie che l'uranio arricchito sarà utilizzato solo per scopi civili.

"La tecnologia nucleare è totalmente indigena e nessuno può fermarla con minacce", ha detto Aghazadeh. "Noi siamo pronti a esaminare tutte le misure che diano fiducia, ma l'arricchimento non è in questione", ha aggiunto il dirigente iraniano.

L'Iran ha annunciato in precedenza che attenderà fino al 22 agosto per dare una risposta al pacchetto di incentivi offerto dai cinque Paesi membri del Consiglio di sicurezza (Usa, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia) più la Germania in cambio della sospensione dell'arricchimento dell'uranio, che Teheran afferma essere finalizzato solo a creare energia nucleare civile ma che molti Paesi occidentali temono nasconda una corsa all'arma nucleare da parte del regime islamico.

"Penso che la risposta dell'Iran sarà più completa di ciò che si aspettano gli europei e gli americani", ha detto Aghazadeh. Il 31 luglio il Consiglio di sicurezza ha adottato una risoluzione che pone all'Iran un ultimatum: se entro il 31 agosto non avrà sospeso l'arricchimento, l'Onu potrà adottare sanzioni.