Uccide madre e la fa arrosto
Tokyo, folle gesto di un disoccupato
Era considerato da tutti un "parassita": a 37 anni viveva ancora a casa con la madre 57enne che lo manteneva.
Poi il raptus: ha trucidato la donna a colpi di pietra e poi con un coltello da cucina ha sezionato il cadavere. Non contento ha fatto arrosto alcuni pezzi del corpo. La vicenda risale al maggio dello scorso anno ma solo adesso la polizia di Osaka è riuscita ad incastrare il figlio omicida.
Il disoccupato Yaoki Osawa alla fine ha confessato: esasperato dai rimproveri della madre, l'ha uccisa e poi sezionato il cadavere. "Non sapevo che farmene dei pezzi", ha detto, spiegando di averne arrostito alcuni su una griglia elettrica per evitare le esalazioni della decomposizione e di averli poi gettati nell'immondizia.
Le membra più grosse sono state invece immerse nel cemento, in blocchi successivamente abbandonati nel cortile dell'abitazione. Come in Europa, quello dei 'figli parassiti' è diventato un diffuso fenomeno sociale anche in Giappone, dove è designato col termine 'hikikomori': pur non avendo necessariamente risvolti criminosi o malavitosi, la presenza in casa dei genitori di figli che non studiano nè lavorano è considerata fonte di grossa preoccupazione dalle autorità nipponiche.
Alcuni sociologi ritengono che, pur tendendo a sfuggire alle statistiche, gli 'hikikomori' ammontino a circa 1,2 milioni, ben l'uno per cento dell'intera popolazione: sono in genere maschi, primogeniti e appartengono a ceti medi.