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"E' mancato il sistema d'allerta"

Un esperto americano punta il dito

Un esperto dello Us Geological Survey ne è certo.

Si poteva salvare la vita a gran parte delle migliaia di persone morte per le ondate che sono seguite al terremoto in Asia con un sistema di allarme sugli tsunami come quelli attivi nel pacifico. Nessuno dei paesi colpiti, tra cui India, Thailandia, Indonesia, e Sri Lanka, aveva un istema di allerta capace di mettere in guardia la popolazione sul pericolo in arrivo e indurla a spostarsi verso l'interno.

Vista la rarità del fenomeno degli tsunami nell'oceano Indiano, secondo Waverly Person dello Us Geological Survey, la gente difficilmente pensa di mettersi in salvo ritirandosi dalla costa se avverte un terremoto, ma le cose avrebbero potuto andare diversamente con un sitema di allerta efficace. Per l'esperto si tratta di una lezione per i governi dei paesi colpiti.

Viene così alla luce che gli scienziati statunitensi hanno tentato invano di avvertire i colleghi dell'Asia meridionale che un maremoto stava per investire le loro coste immediatamente dopo il violentissimo sisma. Lo ha rivelato il direttore del centro di allerta, maremoti per la regione del Pacifico. Del resto non esiste un sistema istituzionalizzato di allerta nelle zone interessate, perché catastrofi di questo genere si producono circa una volta ogni settecento anni, ha spiegato Charles McCreery, direttore dell'Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica a Honolulu.

Pochi istanti dopo che gli strumenti avevano registrato la violentissima manifestazione tellurica, McCrery e i suoi collaboratori si sono messi in contatto telefonico con l'Australia, poi con i loro referenti nella Marina militare statunitense, con diverse ambasciate americane e infine con il dipartimento di Stato. Ma non sono stati in grado di avvertire i Paesi interessati del pericolo imminente, perché nessuno di questi paesi dispone di un sistema istituzionalizzato di allarme.

Un sistema d'allarme come quello istituito lungo la faglia del Pacifico avrebbe potuto risparmiare migliaia di persone dal maremoto, secondo gli esperti del servizio geologico statunitense. Gli Stati Uniti ne hanno allestiti nelle Hawaii e in Alaska e sono gestiti dal Geological Survey e dal Noaa. Ma nessuna di queste strutture vigila sulla regione dell'Oceano Indiano.

Questi centri richiedono investimenti ingenti e un impegno sul lungo periodo per gestire una rete di comunicazione attiva ventiquattr'ore su ventiquattro, capacità operative, fromazione del personale, ha spiegato l'esperto.