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Nassiriya, spari su base italiana

Dopo la notte di assedio alla sede Cpa

A Nassiriya si continua a sparare.

Nel mirino dei ribelli non c'è più, almeno per il momento, la sede del Cpa ma la base italiana Libeccio. Alcuni colpi sono piovuti all'indirizzo delle palazzine dove ci sono i militari italiani senza provocare feriti. Intanto i giornalisti che erano nella sede dell'Autorità presa d'assedio nelle scorse ore, sono stati trasferiti in un'altra base italiana fuori città.

Il generale italiano Gian Marco Chiarini ha affermato che i miliziani fedeli ad Al Sadr non controllano nessun edificio pubblico. L'alto ufficiale ha elogiato coraggio e determinazione dei soldati italiani, cercando di rassicurare tutti. Ma gli spari si susseguono. In giornata alcuni colpi d'arma da fuoco hanno raggiunto la base Libeccio senza provocare ferito.

Durante gli attacchi della notte, invece, sono rimasti feriti due filippini, già evacuati verso le strutture sanitarie del contingente. Il portavoce dell'autorità provvisoria, Angeli ha sottolineato che "non ci sono stati ulteriori feriti" rispetto ai due filippini della security, colpito uno ad una gamba e l'altro leggermente alla testa.

Venerdì la struttura della Cpa è stata attaccata dai ribelli in diversi attacchi. Gli uomini della sicurezza hanno risposto al fuoco in diversi momenti della giornata. Il maggiore Antonio Sottile, portavoce del contingente italiano in Iraq, ha confermato che sono stati sparati "colpi di mortaio" contro l'edificio, oltre a granate Rpg e a colpi con armi leggere. In quel momento all'interno dell'edificio si trovano cinque funzionari italiani della Cpa, un plotone del Reggimento San Marco e 30 filippini di una compagnia di sicurezza privata.

 Anche i giornalisti inviati del Tg3 Maria Cuffaro e Beppe Belviso, assieme a Andrea Nicastro del Corriere della Sera e Meo Ponte, della Repubblica, sono rimasti bloccati assieme a soldati e funzionari italiani nella palazzina assediata. Per loro l'incubo è finito in giornata quando un nutrito gruppo di militari li hanno scortati fino alla base "White Horse", nel deserto fuori da Nassiriya.