FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Politkovskaya, dna non di imputati

Tracce rinvenute non chiudono processo

Ancora lontana dall'epilogo la vicenda processuale per l'uccisione della giornalista russa Anna Politkovskaya.

Le tracce di Dna trovate sull'arma del delitto, una pistola, e sulla scena del crimine non corrispondono ai due imputati. Capelli, saliva, sudore e sangue non appartengono ai fratelli ceceni Ibrahim e Dzhabraila Mahmudovyh e neppure a Sergei Khadzhikurbanov, un ex maggiore dell'esercito che avrebbe fatto da tramite tra i sicari.

Attualmente la giustizia russa cerca di fare luce sulla morte della giornalista. La Procura sostiene che l'uomo accusato di aver premuto il grilletto contro la giornalista sia Rustam Makhmudov, fuggito in Europa occidentale. Tra gli imputati figura anche ex colonnello dei Servizi di sicurezza russi, l'Fsb, Pavel Rjaguzov, che avrebbe fornito l'indirizzo della reporter agli esecutori. Gli altri alla sbarra sono Sergei Khadzhikurbanov e i due fratelli ceceni Makhmudov, imparentati con il ricercato Rustam.

La Politkovskaja venne assassinata il 7 ottobre 2006, nell'ascensore del suo palazzo nel centro di Mosca, mentre stava rincasando. La sua morte ha prodotto una notevole mobilitazione in Russia e nel mondo, mettendo in una posizione scomoda il potere centrale: i suoi libri e i suoi servizi sulle violazioni dei diritti umani in Russia e in Cecenia l'avevano posta sotto i riflettori come nemico numero uno di Vladimir Putin.