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Luxuria: "Ora intervenga D'Alema"

Dopo aggressione a Gay Pride Mosca

"Dopo quello che è successo chiedo che Massimo D'Alema intervenga".

Vladimir Luxuria torna a parlare dell'aggressione subita a Mosca da un gruppo di nazionalisti, mentre, con alcuni deputati radicali, manifestava a favore dei diritti gay. "Già quando siamo usciti dall'albergo abbiamo trovato un gruppo di poliziotti come comitato d'accoglienza", racconta il deputato di Rifondazione. E ora deve intervenire il ministro degli Esteri.

Vladimir Luxuria, ancora scossa per quanto accaduto, torna sull'aggressione subita a Mosca, e chiede con forza che la Farnesina si faccia sentire. "Massimo D'Alema deve fare pressioni sulle autorità russe affinché Nikolai Aleskev (l'organizzatore del Gay Pride), venga scarcerato", dice il deputato di Rifondazione. Poi torna sul racconto di quei momenti di paura a Mosca. "E' evidente che c'è stata la pressione del sindaco per spaventarci e per non far avere luogo alla manifestazione", ha dichiarato.

"L'organizzatore del Gay Pride - ha aggiunto - era stato preso dalla milizia che lo voleva portare sul camion: ho cercato di evitarlo e sono stata spintonata. La polizia ci ha detto che voleva portarci via perché voleva proteggerci; ma mentre ci tiravano le uova e, ad alcuni, anche i sassi, la polizia non faceva nulla e ridevaù".

"Il nostro intento - ha spiegato il deputato di Rifondazione comunista - era solo quello di consegnare una lettera al sindaco di Mosca, sottoscritta da diversi europarlamentari, in cui si ricordava che l'articolo 11 della Convenzione europea dei diritti umani, sottoscritta anche dalla Russia, enuncia il diritto di manifestare il proprio pensiero". "Tuttavia - conclude - preannuncio un'interrogazione parlamentare".