Manifestazione con molotov e pietre
Un migliaio di dimostranti hanno lanciato bottiglie incendiarie e pietre contro l'ambasciata britannica a Teheran e hanno cercato di farvi irruzione, ma sono stati respinti dalla polizia, che ha fatto ricorso al lancio di gas lacrimogeni. Il capo della polizia di Teheran, generale Morteza Talai, presente sul posto, ha avvertito che le forze di sicurezza "non consentiranno nessun attacco contro le ambasciate straniere".
Il raduno di protesta, al quale hanno partecipato in prevalenza studenti volontari delle milizie islamiche (Basiji) e seminaristi della città santa sciita di Qom, era stato organizzato per la distruzione nei giorni scorsi del mausoleo di due Imam sciiti a Samarra, in Iraq, episodio per il quale Teheran ha accusato gli Usa e Israele.
La rappresentanza diplomatica britannica è stata presa di mira in quanto in Iran non è presente un'ambasciata americana. I dimostranti hanno gridato slogan come "Morte agli Usa", "Morte a Israele" e "Morte all'Inghilterra" invocando a gran voce la chiusura dell'ambasciata di Londra, tradizionalmente considerata come una base per complotti e operazioni di spionaggio.
Le bottiglie incendiarie lanciate dai manifestanti hanno provocato dei piccoli incendi ma le fiamme sono state presto spente. Nella protesta è entrata anche la rabbia per la pubblicazione delle vignette su Maometto, con alcuni slogan.