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Putin:"Colloqui difficili con Iran"

"Su accordo nucleare ancora ottimisti"

22 Feb 2006 - 11:35

Da Baku, in Azerbaigian, il presidente russo Vladimir Putin torna a parlare del dialogo con l'Iran sul nucleare. "I colloqui sul dossier con Teheran non sono facili, ma contiamo di arrivare a una soluzione positiva e non perdiamo l'ottimismo - ha detto Putin durante la sua visita ufficiale - Attualmente facciamo una piccola pausa, nel corso della quale la parte iraniana si consulterà con la sua dirigenza".

In ogni caso il capo del Cremlino ha ricordato che la trattativa per convincere Teheran ad accettare di arricchire l'uranio in territorio russo e ad allontanare il sospetto che il suo programma atomico abbia finalità militari è attualmente in una fase di "pausa" perché i negoziatori iraniani sono rientrati in patria per consultazioni. "Pensiamo che il suggerimento russo di risolvere la crisi con la creazione di una joint venture per l'arricchimento dell'uranio sia accettabile per l'Iran", ha affermato Putin.

Fonti diplomatiche (presumibilmente russe) hanno spiegato all'agenzia di stampa Interfax che i negoziati tra Mosca e Teheran sulla questione nucleare non hanno finora dato frutti perché l'Iran "non può accettare un legame tra la joint-venture per l'arricchimento dell'uranio e il ritorno alla moratoria sulle ricerche atomiche". Le fonti hanno confermato che le trattative del 20 e 21 febbraio nella capitale russa si sono risolte in un nulla di fatto in quanto la Russia è sì pronta ad arricchire sul proprio territorio l'uranio per le future centrali nucleari iraniane ma esige in cambio un ritorno alla moratoria. "Questa posizione russa - hanno spiegato le fonti diplomatiche - non soddisfa Teheran che vuole continuare le ricerche nucleari". L'Iran "spera ancora che le richieste siano ammorbidite, che gli sia permesso di procedere alle ricerche nucleari e che in futuro possa arricchire liberamente l'uranio", hanno indicato le fonti e hanno aggiunto: "L'Iran ha bisogno di garanzie che in futuro non sarà ricattato e che non subirà pressioni politiche per il fatto che dipende dalle consegne di combustibile nucleare". 

Le parole del presidente russo arrivano all'indomani della fine di due giornate di colloqui a Mosca tra negoziatori russi e iraniani. Lunedì e martedì infatti una delegazione iraniana si è recata a Mosca per discutere con i rappresentanti russi la proposta del Cremlino per risolvere la controversia nucleare.  I negoziati dovrebbero proseguire giovedì a Teheran, dove dovrebbe recarsi il capo dell'Agenzia atomica russa Rosatom, Serguei Kirienko.

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