Negroponte:"Nessun materiale per farle"
"L'Iran con ogni probabilità non ha ancora un'arma nucleare o il materiale fissile necessario per realizzarla". Sono le parole del direttore nazionale dell'intelligence Usa, John Negroponte comparso di fronte alla commissione intelligence del Congresso per la sua prima audizione sulle minacce mondiali da quando ha assunto l'incarico.
Anche per il direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, El Baradei, il programma nucleare dell'Iran non rappresenta "un pericolo immediato", ma a Teheran si chiede un "clima di fiducia". El Baradei, cui è stata sottoposta la bozza di risoluzione Aiea, che lo chiama a riferire al Consiglio di sicurezza Onu sull'Iran, farà rapporto completo dovrà fare un rapporto completo sul programma nucleare iraniano alla riunione ordinaria del board (il consiglio dei governatori) dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, il 6 marzo, e se entro quella data l'Iran non si sarà messo in regola con le misure di fiducia sollecitate nella risoluzione, il dossier sarà deferito al Consiglio di sicurezza Onu. Questo, una volta accertate le violazioni degli impegni sottoscritti dall'Iran nel Trattato di non proliferazione internazionale, ha il potere anche di imporre sanzioni economiche.
La bozza non parla di "deferimento", ma se non collaborerà, per Ahmadinejad questa l'ultima chance prima dell'isolamento internazionale. Teheran intanto, attraverso il suo capo negoziatore sul nucleare Ali Larijani e il suo rappresentante presso l'Onu (e l'Aiea) a Vienna, Ali Asghar Soltanieh, ha reagito immediatamente alla notizia della bozza della risoluzione minacciando di interrompere ogni cooperazione con l'agenzia e riprendendo "in modo massiccio" le sue attività di arricchimento dell'uranio. Se sarà votata una risoluzione che coinvolge il Consiglio di sicurezza, il "giorno dopo partiranno 50.000 macchine (centrifughe, ndr) per produrre tonnellate di uranio arricchito", ha minacciato Soltanieh, sottolineando che sarebbe un "errore storico". A suo dire l' Iran non solo non sta producendo la bomba ma ha sempre cooperato nella "massima trasparenza" con l'Aiea. All'indirizzo degli Usa, il rappresentante iraniano ha affermato che se si andrà al Consiglio di sicurezza il "multilateralismo finirà ostaggio dell'unilateralismo". Soltanieh ha assicurato che Teheran è sempre interessata al dialogo "costruttivo" con l'Europa e ai colloqui negoziali con Mosca - quelli diretti a far sì che l'Iran accetti di arricchire uranio sul territorio russo - mentre, da Teheran, Larijani ha ventilato la sospensione delle trattative.
La risoluzione arriva dopo la presentazione di un rapporto del capo degli ispettori Olli Heinonen, appena rientrato da una missione in Iran, secondo il quale il regime islamico è in possesso di un documento nel quale si illustra una fase del procedimento per la produzione di armi nucleari. Il documento fa parte di una sessantina di faldoni datati della metà degli anni '80 ed acquisiti sul mercato nero: è il solo che Teheran ha accettato di mostrare, rifiutandosi di dargliene copia, all'Aiea. Secondo fonti qualificate vicine all'Aiea, esso "descrive in modo molto generico come costruire componenti collegate con la fabbricazione di armi nucleari". Si esclude tuttavia che l'Iran, al momento attuale, sia in possesso di tutta la tecnologia per la costruzione di armi nucleari. Nella bozza di risoluzione l'Aiea riscontra inadempienze dell'Iran e l'invita a una serie di misure atte a costruire fiducia.
Nel testo - messo a punto dal gruppo Ue3 (Francia, Germania e Gran Bretagna) e appoggiato da Usa, Russia e Cina - si esprime inoltre preoccupazione che l'agenzia non sia in condizione di verificare alcune importanti questioni legate al programma nucleare iraniano, incluso il "possesso di un documento sulla produzione di semisfere di metallo di uranio", processo questo "legato alla fabbricazione di componenti di armi nucleari". Inoltre si chiede all'Iran di garantire massima cooperazione con l'Aiea e di aiutare a chiarire le "attività che potrebbero avere una dimensione militare nucleare".