Militanti Al Aqsa pretendono le scuse
Conclusa la protesta armata contro le vignette satiriche sull'Islam che, a Gaza, aveva visto un gruppo di militanti di Al Aqsa circondare la sede Ue. Su un cartello appeso alla porta dell'ufficio si leggeva: "Chiuso fino a quando non arriveranno le scuse". Intanto, minacce ai cittadini francesi dopo la riproduzione delle vignette su France Soir: se si troveranno nei territori palestinesi saranno un obiettivo.
Intanto, il proprietario di France Soir, il franco-egiziano Raymond Lakah, ha licenziato il direttore Jacques Lefranc dopo la riproduzione delle caricature di Maometto. Tutto è iniziato a fine gennaio, quando il giornale danese Jyllands-Posten ha pubblicato dodici vignette satiriche sul mondo islamico. In risposta i Paesi arabi hanno deciso di boicottare tutto ciò che proviene dalla Danimarca. Con il giornale, invece, si sono schierati i maggiori quotidiani europei, tra cui, appunto, France Soir. Il cui proprietario, però, ha "deciso di revocare Jacques Lefranc dalla sua funzione di presidente e direttore della pubblicazione in segno forte di rispetto delle credenze e delle convinzioni intime di ciascun individuo".
"Presentiamo le nostre scuse alla comunità musulmana e a tutte le persone che sono state scioccate da questa pubblicazione", ha spiegato in un comunicato. France Soir negli anni 1960 fu il primo quotidiano francese, con circa 1,3 milioni di copie, ma ora la tiratura è precipitata a 45 mila.
Il precedenza, il quotidiano parigino aveva difeso il diritto della stampa a prendere in giro qualsiasi credo religioso. Un grande titolo in prima pagina, sopra una fotografia che mostra dei musulmani mentre bruciano una bandiera danese, invoca: "Voltaire, aiutaci, sono diventati matti!". In un commento intitolato "Risposta ad alcune domande" il giornale si chiede: dato che "l'Islam vieta ai suoi fedeli qualsiasi raffigurazione del Profeta", "tutti coloro che non sono musulmani, sono tenuti a ottemperare a tale divieto?". "Si puo' immaginare - prosegue France Soir - una società dove si sommino i veti dei diversi culti? Cosa resterebbe della libertà di pensare, di parlare e perfino di andare e venire? Quelle società, noi le conosciamo troppo bene. E' ad esempio l'Iran dei mullah. Ma ieri era la Francia dell'Inquisizione, dei roghi, della notte di San Bartolomeo", (1572, massacro dei protestanti).
"La libertà religiosa è la libertà di credere o di non credere - prosegue il giornale - di praticare un culto in tutta tranquillità. Ma mai si trasformerebbe in libertà di imporre a tutta la società regole che dipendano da un'unica convinzione". France Soir promette infine ai suoi lettori di continuare a usare la libertà di espressione, "in nome della Repubblica e dei suoi valori".
La tensione tra il mondo occidentale e quello arabo, tuttavia, resta alta. La sede del giornale "incriminato", infatti, ad Arhus, nella Danimarca centrale, è stata sgomberata mercoledì sera verso le 19.30 dopo che una voce maschile ha annunciato, in un cattivo inglese, che una bomba stava per esplodere. La polizia ha setacciando l'edificio per accertarsi che non ci fossero ordigni e dopo il cessato allarme il personale ha potuto rientrare, verso le 21.10. Il precedente allarme era scattato martedì pomeriggio. Anche in quella occasione l'annuncio dell'imminente scoppio di una bomba si era rivelato falso.