Sul calendario segnò il giorno: Liberi
Carmela, la nipote di Umberto Cupertino, uno dei tre ostaggi strappati alle mani degli iracheni dalle forze americane, aveva previsto la data della liberazione dello zio. La bimba, di dieci anni, nei giorni scorsi aveva scritto sul calendario, accanto alla data di oggi 8 giugno, "Liberi". "Il fatto ha del miracoloso - dice Laura Albanese, la madre - non sappiamo spiegare nè quando la bambina ha scritto quella parola sul calendario nè perché".
"La scritta era comparsa sul calendario da un paio di giorni", ha aggiunto la madre di Carmela, "ci chiedevamo chi lo avesse scritto, anche perché la bambina non diceva nulla, poi oggi è venuto fuori che era stata lei, che se lo sentiva che oggi lo zio sarebbe stato liberato per tornare a casa". "Forse lo ha scritto il 31 maggio - continua Laura - quando siamo andati al santuario di padre Pio e abbiamo pregato per la liberazione". Anche la bambina ammette: "Mi sono sentita dentro di me che l'8 giugno doveva tornare mio zio e così l'ho scritto sul calendario". Intanto la fidanzata di Cupertino, Francesca Bonerba, annuncia: "Penseremo al matrimonio, ma l'unico ostacolo resta la mancanza di un lavoro fisso per Umberto".
E anche William, il figlio di Salvatore Stefio, è tornato a sorridere. "Papà ha finito di lavorare e sta tornando a casa". Così Manuela Nicolosi, moglie di Salvatore Stefio, un altro dei tre ostaggi italiani liberati, ha annunciato a suo figlio William, di tre anni, la liberazione del marito. A detta del nonno, anche William avrebbe previsto la liberazione del padre: "Domani papà sarà con noi", la sua premonizione. "Finalmente Salvatore potra' comprare un pony a William", ha concluso Manuela Nicolosi.
A Cesenatico, tutti in strada in un corteo improvvisato alla cui testa ci sono i genitori di Salvatore Stefio, con l'inseparabile tricolore nelle mani di papà Angelo.
A Catenanuova le campane delle due chiese del paese suonano a festa, per ordine del parroco, Natalino Bellone, che ha detto: "In questi mesi di angoscia abbiamo seguito la moglie, il piccolo William e i familiari".
Messaggi e segni di solidarietà, intanto, arrivano ai familiari dei tre ragazzi liberati da tutta Italia.