MATTINATA DI SANGUE

Attentato in Tunisia, ucciso il leader dei Patrioti

Chokri Belaïd è stato assassinato con quattro colpi d'arma d afuoco. Il premier tunisino: "Un attacco non solo contro di lui ma contro il Paese"

06 Feb 2013 - 12:40
 © Ap/Lapresse

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E' morto il segretario del Partito dei patrioti democratici, Chokri Belaïd, ferito questa mattina in un agguato mentre stava uscendo dalla sua abitazione di Tunisi. Secondo le prime notizie, Belaid è stato ucciso con quattro colpi d'arma da fuoco sparati da breve distanza.

"Chokri Belaïd è stato ucciso oggi da quattro proiettili alla testa e al torace... i medici ci hanno detto che è morto. E' un giorno triste per la Tunisia", ha commentato Ziad Lakhader, leader del partito Fronte popolare. Anche altre fonti di partito hanno confermato il decesso.

Belaid era un importante esponente del Fronte popolare e oppositore del partito al governo, l'islamico Ennahda, che guida una coalizione nata con le prime elezioni post-primavera araba nell'ottobre 2011.

Il primo ministro tunisino, Hamadi Jebali, ha condannato l'omicidio di Belaid, sostenendo che sia un atto politico. "E' stato un atto criminale, un attacco terroristico non solo contro la persona di Belaid ma contro tutta la Tunisia", ha detto.

Assedio al ministero dell'Interno - Il ministero dell'Interno tusinino, su avenue Boughiba, è praticamente assediato da centinaia di persone che chiedono le dimissioni di Ali Laƒryedh al grido di "Chokri Belaid il nostro martire". Le forze di polizia, fatte arrivare in gran numero, si sono dispiegate a protezione del palazzo, stendendo altro filo spinato rispetto a quello già presente e che isolava il ministero.

Il killer aveva l'abito tradizionale - L'assassino di Chokri Belaid indossava un burnous, l'abito tradizionale tunisino, che copre interamente il corpo, con un cappuccio a punta che nasconde gran parte del viso. A rivelare il particolare è stato il premier tunisino, Hamadi Jebali. Il particolare potrebbe prestarsi a interpretazioni diverse. Il burnous, indossato prima della rivoluzione soprattutto dalle persone più anziane o da quelle che venivano in città dalle campagne, dopo la caduta di Ben Ali è tornato di moda (è il capo preferito dal presidente della repubblica, Marzouki, anche nelle manifestazioni ufficiali), sia come riaffermazione della cultura popolare tunisina, sia come segno distintivo dei musulmani. Ed è l'ideale per chi vuole evitare di essere identificato.

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