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Assange, l'Ecuador concede l'asilo politico
Londra: "E' una decisione deplorevole"

Il ministro degli Esteri di Quito conferma la decisione: "Rischia la persecuzione se estradato"

Ap/Lapresse

L'Ecuador ha concesso l'asilo politico al fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Lo ha confermato il ministro degli Esteri di Quito in conferenza stampa. La Gran Bretagna ha definito la scelta "deplorevole" e ha ribadito che la decisione "non cambia niente": in base alla legge britannica Assange, ha spiegato il Foreign Office, ha esaurito tutte le opportunità di presentare appello e adesso il governo inglese è vincolato ad estradarlo in Svezia.

"Se riceveremo una richiesta di salvacondotto per Assange in caso di asilo politico, sarà rifiutata, in linea con i nostri obblighi legali", aveva indicato il Foreign Office prima dell'ufficializzazione della decisione di Quito. La scelta del governo ecuadoregno è stata motivata con il rischio di persecuzione per Assange se dovesse essere estradato. Il ministro degli Esteri, Ricardo Patino, ha spiegato che, se dovesse finire negli Usa, il capo di Wikileaks non riceverebbe un giusto processo e potrebbe addirittura essere messo a morte. Patino ha aggiunto di aver chiesto alla Svezia garanzie, non ottenute, che Assange non sarebbe stato estradato negli Usa.

Ecuador: "L'asilo è un diritto fondamentale"
"Il diritto d'asilo è un diritto umano fondamentale e fa parte del diritto internazionale". Lo ha ricordato il ministro Patino, ribadendo l'importanza del principio "dell'inviolabilità delle sedi diplomatiche". Patino ha ricordato 11 punti che secondo Quito giustificano tale decisione.

Gb: "Decisione deplorevole"
La Gran Bretagna ha definito "deplorevole" la decisione dell'Ecuador di concedere al capo di Wikileaks asilo politico. Lo ha detto un portavoce del Foreign Office, spiegando che la miglior soluzione sarebbe stata di cercare un accordo negoziato. La Gran Bretagna si è detta "delusa", ma resta "impegnata" nella ricerca di una soluzione negoziata che consenta di dare atto agli "obblighi legali" sull'estradizione dell'australiano.

"Nessun raid all'ambasciata dell'Ecuador"
Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha affermato che la Gran Bretagna non minaccia raid contro l'ambasciata dell'Ecuador dove Julian Assange ha ottenuto asilo politico. "Siamo determinati a portare a termine il processo di estradizione", ha detto, ribadendo che l'asilo politico non deve essere usato per aggirare un procedimento giudiziario.

Tafferugli davanti all'ambasciata
Altissima tensione tra manifestanti pro Assange e la polizia davanti all'ambasciata ecuadoregna a Londra prima dell'ufficializzazione della notizia. Scotland Yard ha costretto con la forza il drappello di sostenitori, alcuni con in faccia la maschera di Guy Fawkes adottata dal movimento Occupy the City e dallo stesso Assange, a spostarsi dall'altro lato della strada rispetto all'ingresso della sede diplomatica. Un manifestante è stato fermato.