Colorado, dopo la strage di Denver è boom per l'acquisto di armi: richieste cresciute del 41%
Come effetto collaterale della sparatoria di Aurora, la volontà di difendersi autonomamente dei cittadini americani sembra aumentata a dismisura. Istituito un fondo da due mln per le vittime
La strage avvenuta durante la prima del film "Batman" ad Aurora, in Colorado, ha avuto un effetto collaterale "assurdo": l'interesse per l'acquisto di armi da fuoco nello Stato è schizzato alle stelle. Secondo i dati riportati dal quotidiano "The Denver Post", in soli quattro giorni l'impennata è stata pari al 41% e ha colto di sorpresa persino gli addetti alle vendite.
Notevole è stato anche l'incremento delle richieste di porto d'armi. Fra venerdì, subito dopo il massacro perpetrato dal 24enne James Holms, e domenica ne sono state registrate nel complesso 2.887, con un aumento pari al 43% rispetto alla settimana precedente e al 39% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Invece di aver paura che la circolazione di troppi fucili e pistole aumenti i pericoli per la pubblica incolumità, insomma, i cittadini americani sembrano piuttosto preoccuparsi di accrescere le proprie possibilità di difendersi in maniera autonoma.
Fondo da due milioni per le vittime
Intanto, il fondo istituito per le dodici vittime della sparatoria ha già raggiunto quasi due milioni di dollari. A contribuirvi sono stati molti privati, ma persino Warner Bros, la casa di produzione del film "Il cavaliere oscuro - Il ritorno". Anche Legendary Pictures ha contribuito, ma non è stato reso noto a quanto ammontino le donazioni dei produttori.
Sopravvissuta alla strage partorisce il primo figlio
E Katie Medley, la 21enne sopravvissuta alla strage, ha dato alla luce il suo primo figlio, Hugo. Il bambino è nato nello stesso ospedale in cui il marito della donna, a sua volta ferito nella sparatoria, è ricoverato in gravi condizioni. Il padre del piccolo, Caleb Medley di 23 anni, è stato colpito alla testa da un proiettile durante l'attacco.