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India, nuovo ultimatum dei maoisti: pronti a un "passo estremo" con Bosusco

In un messaggio audio il gruppo nega di essere disposto a rilasciare lʼostaggio italiano

LaPresse

I maoisti non intendono rilasciare l'ostaggio italiano Paolo Bosusco a causa dell'offerta insufficiente formulata dal governo dell'Orissa, in India.

Lo ha annunciato il leader del gruppo, Sabyasachi Panda, in un messaggio audio diffuso dalla tv indiana Ndtv. I maoisti hanno quindi lanciato un nuovo ultimatum allo scadere del quale minacciano di compiere un "passo estremo".

L'ennesimo blocco nelle trattative è arrivato dopo l'offerta del governo, che ha presentato un elenco di 27 persone (quattro riguardanti le richieste dei rapitori di Bosusco e 23 quelli di un deputato tribale) di cui avrebbe "facilitato" l'uscita dal carcere. "E' una farsa", ha commentato Panda.

"Siamo incapaci di comprendere il verbo 'facilitare', perché può anche non voler dire nulla. Il governo dovrebbe chiarire in che modo faciliterà il rilascio", hanno spiegato i negoziatori dei maoisti. Il nuovo ultimatum, a quanto si apprende, scadrà martedì. Le richieste comprendono, tra la altre cose, il rilascio di alcuni prigionieri che secondo il leader maoista sono stati accusati a torto.

Ambasciatore: "Siamo preoccupati"


L'ambasciatore d'Italia in India Giacomo Sanfelice è stato ricevuto a Bhubaneswar da due alti responsabili del governo dell'Orissa dopo la diffusione del nuovo audiomessaggio dei rapitori di Paolo Bosusco in cui si proferiscono minacce nei confronti dell'ostaggio. L'ambasciatore ha manifestato "preoccupazione" per l'improvviso sviluppo negativo della vicenda. Da parte loro i due responsabili governativi hanno ribadito "l'impegno a fare tutto il possibile per il rilascio di Bosusco".