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Rapiti in India, Bosusco: "Sto bene"

Lʼitaliano è stato contattato con un walkie talkie da un giornalista della Bbc

LaPresse

Nuove notizie su Paolo Bosusco, ancora nelle mani dei ribelli maoisti dell'Orissa.

L'italiano è stato contattato da un giornalista della Bbc. "Dite alla mia famiglia che sto benissimo, il mio morale è alto. Non preoccupatevi per me, sopravviverò per il tempo necessario a risolvere tutto", ha detto Bosusco al walkie-talkie.

Bosusco, nel video di 4 minuti pubblicato su Repubblica.it ribadisce il suo amore "per l'India, e soprattutto per l'Orissa con le sue tribù e la sua giungla". Afferma di essere "totalmente innocente" e felice che siano stati liberati sia i due indiani che lavoravano per lui, sia il suo cliente italiano, Claudio Colangelo: "Ha avuto fiducia in me, pensavo che non avremmo avuto alcun problema nella giungla, sono 21 anni che ci lavoro e non ne ho mai dovuto fronteggiare".

"Mi è stata fatta una grande ingiutizia - ha aggiunto - prima di tutto perché non avrebbero dovuto rapirmi, secondo perché ho lavorato onestamente e posso fornire a chiunque le prove di tutto quello che ho fatto qui in questi anni. Non sono qui per disturbare niente e nessuno, sono qui perché amo la natura e gli abitanti delle tribù possono dirlo per me. Ho dedicato tanti anni della mia vita all'Orissa. Anche adesso, con tutto quello che mi sta succedendo, non mi sento di dire nulla di brutto: questa terra mi ha reso molto felice. Se il governo mi rimpatrierà, mi sarà stata fatta un'ingiustizia due volte".