FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

India, due italiani rapiti dai guerriglieri maoisti
Le autorità locali: l'ultimatum non vale più

Paolo Bosusco e Claudio Colangelo sequestrati nello stato dellʼOrissa. I sequestratori nel loro messaggio: "Fotografavano donne". Il nostro console rassicura: "Le cose sono ben avviate"

Tgcom24

Due turisti italiani, Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, sono stati rapiti da un gruppo maoista nello stato indiano di Orissa, come conferma la Farnesina.

I guerriglieri hanno chiesto il rilascio di prigionieri politici e lo stop alle operazioni contro i ribelli maoisti in cambio della liberazione dei due. Ma, dopo la disponibilità manifestata dal chief minister di Orissa, questo ultimatum non vale più, assicurano le autorità locali.

I due connazionali sono Paolo Bosusco, di Condove (Torino), che da novembre a giugno gestisce nella città di Puri un'agenzia di viaggi, l'Orissa Adventurous Trekking, specializzata nelle tribù primitive della regione, e Claudio Colangelo, turista romano di 61 anni.

Il cuoco rilasciato racconta: "Trattati bene"
E' stato un folto commando armato di maoisti a rapire Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, come ha detto ai giornalisti, a Puri, Santosh Moharana, il cuoco indiano sequestrato insieme ai due e poi rilasciato. "Sono arrivati in trenta - ha raccontato -. Ci hanno preso in ostaggio mentre preparavamo la colazione vicino a un torrente nella foresta di Gazalbadi. Ci hanno bendato e ci hanno fatto camminare per cinque chilometri. Ma non hanno usato violenza e ci hanno trattao bene".

Il console: "Cose ben avviate"
Il console generale italiano a Kolkata (ex Calcutta), Joel Melchiori, è arrivato oggi a Bhubaneswar, in Orissa, da dove mantiene i contatti con le autorità statali locali sulla possibile rapida soluzione del sequestro dei due italiani Paolo Basusco e Claudio Colangelo, in mano alla guerriglia maoista. E appare ottimista: "Le cose sembrano bene avviate - ha detto - e abbiamo apprezzato il gesto di disponibilità del 'chief minister' (Naveen) Patnaik nei confronti delle richieste dei maoisti".

Sito: stop operazioni anti-maoisti
Le operazioni contro i maoisti nello Stato di Orissa sarebbero state bloccate in seguito alle richieste avanzate dai sequestratori dei due italiani Paolo Bosusco e Claudio Colangelo. Il sito Odishatoday cita al riguardo funzionari del ministero dell'Interno, i quali precisano però che "non c'è stato un ordine formale alle forze paramilitari impegnate in tali operazioni".

Monti: in contatto con Terzi in tempo reale
"Sono in contatto con il ministro degli Esteri Giulio Terzi che sta seguendo la situazione, attraverso le strutture del ministero, in contatto con l'India in tempo reale, minuto per minuto, e mi tiene informato". Lo ha detto il premier Mario Monti, a margine dell'inaugurazione della mostra "Fare gli italiani".

Stavano fotografando delle donne
Secondo la Ndtv i due italiani sono stati rapiti mentre facevano foto di donne locali presso un fiume. Il gruppo maoista che li avrebbe rapiti, prosegue la tv, avrebbe avanzato tra le richieste per la liberazione, quella del rilascio dei prigionieri politici e lo stop all'operazione Greenhunt, offensiva delle truppe governative contro di loro. E' la prima volta che i maoisti sequestrano turisti stranieri.

Il padre di Bosusco: sono disperato
"Sono disperato, mi chiedo ancora se quello che è successo a mio figlio è vero o no". Queste le parole di Azelio Bosusco, 89 anni, padre di Paolo, rapito in India da ribelli maoisti. L'anziano ha difficoltà di udito e colloquia con l'aiuto di una badante. "Ho appreso del rapimento dal telegiornale - ha detto - e ho capito che poteva trattarsi di mio figlio". La conferma è arrivata quando i Carabinieri hanno informato l'anziano e sua figlia Vanna, di 55 anni.

I maoisti accusano: i turisti ci trattano come scimmie
"Abbiamo arrestato due turisti italiani che, come centinaia di stranieri, trattano le popolazioni locali come scimmie". E' una delle frasi più forti dell'audiomessaggio di rivendicazione dei guerriglieri maoisti. Secondo il messaggio, in cui parla il leader dei ribelli Shabhasachi Panda che detta anche le sue condizioni al governo indiano in 13 punti, gli stranieri nel Paese considerano i locali "fenomeni da baraccone. Questo è contro l'umanità e vogliamo che la gente in massa si ribelli". 

Roma, la Procura ha aperto un'inchiesta
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul rapimento di Paolo Bosusco e di Claudio Colangelo avvenuto in India ad opera di maoisti. Sequestro di persona con finalità di terrorismo è il reato configurato dal sostituto procuratore, Erminio Amelio. Gli inquirenti sono in attesa di comunicazioni sulle modalità del rapimento e per questo motivo riceveranno un'informativa dalla Farnesina. Gli accertamenti saranno delegati ai carabinieri del Ros.

Forse dissidi tra i gruppi di maoisti
Ci potrebbe essere uno scontro in seno al partito comunista indiano (Maoisti) dietro al rapimento dei due italiani. Lo ipotizza l'emittente Ndtv sul suo sito internet. Il sequestro è stato rivendicato da Shabhasachi Panda, il leader dei Maoisti in Orissa, un 'moderato' che si è schierato in passato contro gli omicidi indiscriminati commessi dai maoisti.

"Colangelo un viaggiatore instancabile"
"Claudio Colangelo è un viaggiatore instancabile che lavora per dare speranza, salute e dignità alle persone che vivono nei principali Paesi in via di sviluppo, soprattutto India e America Latina". Lo ha detto il Direttore generale dell'Ospedale San Camillo di Roma Aldo Morrone a Tgcom24, a proposito di Claudio Colangelo, il turista italiano rapito da un gruppo maoista nello stato indiano dell'Orissa insieme a Paolo Bosusco.

Maoisti: "Non faremo del male agli italiani"
I maoisti che hanno rapito Paolo Bosusco e Claudio Colangelo hanno detto di non avere intenzione di far loro del male. Lo hanno rivelato oggi, citati dai media indiani, Santosh Moharana e Kartik Parida i due indiani di Puri che in un primo tempo erano stati sequestrati insieme agli italiani ma che poi sono stati rilasciati ieri sera.

Il rapimento è stato rivendicato

Il sequestro è stato rivendicato da Sabyasachi Panda, leader dei Maoisti in Orissa, con un audio-messaggio trasmesso con traduzione in inglese dall'emittente Hnf. "Abbiamo arrestato due turisti italiani che come centinaia di stranieri trattano la popolazione locale come scimmie e oggetti ridicoli. Questo è contro l'umanità e vogliamo che la popolazione si sollevi", afferma Panda, che nel messaggio chiede al governo locale la liberazione di prigionieri politici e di "fermare tutte le operazione contro i ribelli maoisti".

Il premier dello stato di Orissa: "Liberateli e poi trattiamo"

Naveen Patnaik, premier dello stato di Orissa,  ha detto al gruppo maoista che ha rapito gli italiani di essere pronto ad avviare un dialogo con loro ma nella legalità. Chiedendo di rilasciare immediatamente gli italiani "per motivi umanitari", Patnaikl, parlando dopo una riunione di emergenza del governo locale, a condannato l'azione dei maoisti dicendo che "il ricorso alla tattica dei rapimenti non e' accettabile in una società civilizzata", secondo quanto si legge su un sito locale.