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Il Giappone a un anno dalla catastrofe
Imperatore:grazie per la solidarietà dal mondo

Il Paese si è fermato in un minuto di silenzio in ricordo del terremoto-tsunami dellʼ11 marzo 2011 e della conseguente crisi nucleare di Fukushima

IberPress News

Il Giappone si è fermato alle ore 14.

46 locali (le 6. 46 in Italia) in un minuto di silenzio e di emozione nazionale, a un anno dalla triplice catastrofe dell'11 marzo 2011: il terremoto di magnitudo 9, il devastante tsunami e la crisi nucleare di Fukushima, la peggiore da Cernobyl. L'imperatore Akihito, con la consorte Michiko, partecipa alla cerimonia ufficiale voluta dal governo presso il Teatro Nazionale di Tokyo.

Presente anche il premier Yoshihiko Noda con il suo esecutivo.

Premier Noda: "Più sforzi per la decontaminazione"
"Tanta gente vive in condizione difficile e faremo il massimo per una vita sicura, aumentando gli sforzi contro la contaminazione nucleare e gli sforzi per recuperare Fukushima, facendone un posto più bello". L'impegno del governo giapponese è di "ricostruire le aree devastate" quanto prima, è la promessa del premier Yoshihiko Noda, fatta nell'intervento alla cerimonia per ricordare la tragedia dell'11 marzo 2011. "Manterremo viva la memoria per le generazioni future, per rafforzare la prevenzione".

Imperatore: "Grazie per la solidarietà dal mondo"
L'imperatore Akihito ha espresso ringraziamento a nome dell'intero Giappone per la solidarietà internazionale maturata dopo la catastrofe dell'11 marzo 2011. "Non dobbiamo dimenticare la tragedia - ha aggiunto Akihito, reduce da un intervento di bypass coronarico -, ma trasmetterla alle nuove generazioni per un futuro più sicuro". Nel corso della cerimonia al Teatro Nazionale di Tokyo, l'imperatore ha ricordato le vittime, il sacrificio dei volontari (come i pompieri) e la crisi nucleare, ancora da risolvere.