Strauss-Kahn: "Una trappola? E' possibile"
Lʼex numero uno dellʼFmi ammette una "colpa morale" e conferma: "Non correrò per lʼEliseo"
Per la prima volta dopo lo scandalo che lo ha portato sotto processo negli Stati Uniti, Dominique Strauss-Kahn parla in tv.
"Ho fatto uno sbaglio e ammetto una colpa morale nei confronti di mia moglie, dei miei figli e dei francesi", ha detto l'ex numero uno dell'Fmi. L'uomo non esclude la possibilità di complotti alle sue spalle: "Una trappola? E' possibile". Poi spiega: "Avrei voluto candidarmi per le Presidenziali in Francia, ma non lo farò".
"Ho mancato l'appuntamento con i francesi, che avevano posto in me la speranza di un cambiamento", ha detto. Ripercorrendo gli attimi dell'arresto per accusa di stupro, ha ammesso di aver avuto "paura, molta paura. Quando sei preso in un meccanismo del genere - ha aggiunto al tg di TF1 - hai l'impressione che può farti a pezzi".
Dsk ha ribadito che "in quanto avvenne", nella camera del Sofitel di New York "non ci furono violenze, coercizioni, aggressioni né furono commessi crimini, come ha riconosciuto la procura" di Manhattan. Strauss-Kahn non usa parole leggere verso il procuratore Cyrus Vince da cui si è sentito "intimorito e umiliato", e non esclude macchinazioni ai suoi danni: "Una trappola? E' possibile. Un complotto? Vedremo".
Infine, quello che fino a qualche mese fa era considerato il rivale più accreditato di Nicolas Sarkozy, ha annunciato che "avrebbe voluto candidarsi per le Presidenziali (del 2012), ma non lo fara". "Non è mia intenzione - ha detto - immischiarmi nelle primarie del partito socialista".
(nella pagina seguente i video dell'intervista)
La prima parte dell'intervista:
La seconda parte: