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Libia, padre sgozza le tre figlie stuprate

Misurata, le ragazze erano state violentate nella loro scuola da soldati fedeli a Gheddafi

Ap/Lapresse

Un uomo in Libia ha tagliato la gola alle tre figlie dopo aver saputo che le ragazze erano state stuprate da soldati fedeli a Muammmar Gheddafi.

La denuncia dell'organizzazione umanitaria di Boston Physicians for Human Rights è stata ripresa dal Daily Mail. Le tre giovani uccise vivevano a Tomina, non lontano da Misurata e avevano 15, 17 e 18 anni.

Secondo il rapporto della Organizzazione non governativa americana, le tre sorelle erano state stuprate da soldati in una scuola della loro città ma, una volta tornate a casa, il padre le aveva sgozzate per lavare nel sangue il disonore caduto sulla famiglia.

Gli orrori delle milizie di Gheddafi
Un'altra denuncia nei confronti degli uomini del Colonnello viene anche dalla Ong americana Physicians for Human Rights, secondo la quale le forze lealiste libiche hanno usato civili come scudi umani, attaccato ambulanze e violentato adolescenti, durante l'assedio di Misurata. La Ong lo ha scoperto ascoltando a giugno 54 persone nella città martire della Libia, dopo che i ribelli erano riusciti a respingere le forze di Gheddafi, scacciate al termine di mesi di violenti combattimenti.

Quattro testimoni affermano che i lealisti hanno arrestato 107 civili per usarli come scudi umani a difesa degli equipaggiamenti militari contro i raid aerei della Nato. In particolare, due bambini sarebbero stati messi a bordo di un carro armato. Secondo il rapporto, inoltre, le milizie pro raìs hanno attaccato diverse ambulanze della Croce rossa, torturando almeno uno dei loro autisti, e hanno assaltato una casa di cura, sequestrando 36 anziani o invalidi di cui non si hanno più notizie. Un testimone citato dal rapporto aggiunge inoltre che le forze governative hanno trasformato la scuola in un centro di detenzione dove hanno violentato donne e ragazze, alcune di soli 14 anni.