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Malore in tribunale, Mladic non parla

Belgrado, i medici dovranno decidere quando lʼex generale potrà tornare in aula

Ap/Lapresse

La prima udienza di Ratko Mladic a Belgrado è stata interrotta da un apparente malore che ha colpito il "boia di Srebrenica".

I dottori hanno fatto sapere che informeranno la corte quando potrà tornare in aula. Lo ha indicato il suo avvocato, Milos Saljic. Il giudice "ha provato a interrogare Ratko Mladic ma non ci è riuscito perché si trova in una condizione psicologica e fisica difficile", ha spiegato il legale.

"Il giudice non è nemmeno riuscito a ottenere informazioni elementari. Non è possibile avere una conversazione regolare. Chiedete una cosa, ne risponde un'altra. Penso che dovrebbe essere curato in una struttura sanitaria". "L'unica cosa che ha detto - ha concluso il legale - è che non riconosce il Tribunale penale dell'Aja".

Secondo Bruno Vekaric, il portavoce del tribunale serbo per i crimini di guerra, Ratko Mladic sarebbe invece stato capace di comunicare e si sarebbe identificato formalmente: "Si è addirittura rivolto a me chiamandomi per nome - ha detto Vekaric - Non somiglia all'uomo che conoscevamo negli anni Novanta", ha tuttavia ammesso.

Al momento dell'arresto, l'ex capo militare dei serbi della Bosnia era armato di due pistole, ma non avrebbe opposto resistenza. La cattura di Mladic sarebbe scaturita da una soffiata anonima, che avrebbe indicato la casa di Lazarevo come il rifugio dell'ex generale. Il ministro dell'Interno serbo Ivica Dacic ha tuttavia spiegato che la ricompensa da 10 milioni di dollari, promessa dal governo per chi avesse fornito informazioni utili alla cattura di Mladic, non sarà elargita.

Secondo quanto emerso, il "boia di Srebrenica" non aveva assunto una nuova identità, e al momento dell'arresto aveva un regolare documento personale di riconoscimento.

Tribunale di Belgrado: "Mladic può essere estradato all'Aja" 
Ratko Mladic può essere estradato all'Aja per essere giudicato dal Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia: lo ha deciso un giudice del tribunale di Belgrado, secondo quanto riferito dall'avvocato dell'ex generale serbo-bosniaco. Il "boia di Srebrenica" ha tempo fino a lunedì per ricorrere in appello. Le gravi condizioni di salute di Mladic, si parla di un tumore in uno stadio avanzato, secondo la difesa avrebbero dovuto indurre il tribunale a negare il trasferimento in Olanda.