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Ebola, Oms: "Un vaccino preventivo potrebbe essere pronto entro il 2015"

I test inizieranno a settembre, prima negli Usa e poi in Africa

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Un vaccino preventivo contro il virus Ebola potrebbe essere pronto entro il 2015. Lo ha affermato in un'intervista alla radio francese Rfi, pubblicata sul sito dell'emittente, il direttore del dipartimento immunizzazione dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Jean-Marie Okwo Bele. "Il nostro obiettivo - ha spiegato - è di iniziare i test già a settembre, prima negli Usa e poi in un Paese africano".

Il vaccino sarà messo a punto dalla multinazionale britannica Gsk. "Verso fine 2014 potremmo avere i risultati, e trattandosi di un'urgenza si può pensare a delle procedure accelerate per averlo a disposizione nel corso del 2015", ha spiegato l'esperto dell'Oms.

Lunedì un comitato dell'Oms formato da esperti di bioetica e medicina si riunirà per affrontare il tema dell'utilizzo di farmaci e vaccini ancora sperimentali per fronteggiare l'epidemia.

Intanto la Guinea ha deciso di chiudere le frontiere con Liberia e Sierra Leone per cercare di arginare l'epidemia di Ebola. Attualmente i tre Paesi, i più colpiti dal virus con centinaia di vittime, hanno dichiarato lo stato di emergenza, così come ha fatto anche la Nigeria, dove i casi sono saliti nelle ultime ore a nove.

Un caso sospetto di contagio anche in Canada - Una persona di ritorno dalla Nigeria con dei sintomi riconducibili al virus Ebola è stato posto in quarantena in un ospedale canadese, secondo quanto riportano oggi i media locali. Un medico dell'ospedale di Brampton, vicino a Toronto, ha spiegato che questa persona aveva la febbre e altri sintomi riconducibili al morbo e che è stato messo in isolamento.

Medico Usa curato con siero migliora di giorno in giorno - Buone notizie per il medico statunitense colpito dal virus e trattato con il siero sperimentale ZMapp. "Miglioro di giorno in giorno", scrive lo stesso Kent Brantly in una lettera pubblicata sul sito di Samaritan's Purse, l'associazione per cui lavora. "Divento più forte ogni giorno - si legge - e ringrazio Dio per la sua misericordia perché ho combattuto questa terribile malattia. Sono stato testimone dell'orrore".