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The Division 2 tra specialisti, cooperazione e un nuovo scenario

Siamo stati a Los Angeles per provare con mano il nuovo episodio della saga Ubisoft

All'E3 2018 di Los Angeles abbiamo avuto l'occasione di provare le novità proposte da Massive Entertainment e Ubisoft con il nuovo Tom Clancy's The Division 2, sequel del gioco di massa dalle tinte sparatutto che sarà disponibile nel 2019 su PC e console. Con il primo capitolo, che dopo l'esordio scoppiettante ha avuto alcune difficoltà nei primi mesi di vita, Massive ha saputo imparare dai propri errori e creare un sistema di gioco profondo, ricco di attività e contenuti introdotto con i numerosi update che hanno supportato con costanza l'ecosistema di gioco.

Dopo l'esperimento di The Division, il team di sviluppo ha deciso di cambiare marcia e tentare di imporsi definitivamente nel mondo dei cosiddetti loot-based shooter, in una "competizione" che si preannuncia molto interessante in previsione dell'arrivo della nuova espansione di Destiny 2 e il futuro Anthem.

Ecco le nostre prime impressioni sulla build provata all'E3.

The Division 2 riparte dalla base solida del primo capitolo puntando con decisione sugli elementi che ne hanno decretato il successo: tante attività, set di equipaggiamenti in grado di cambiare il sandbox, un mix di contenuti PvE e PvP, ma soprattutto tantissimi oggetti con cui personalizzare il proprio Agente. Al fine di enfatizzare ancora di più la componente ruolistica, Massive ha lavorato alacremente per rendere il sequel di The Division ancora più gioco di ruolo che in passato: ed è così che, una volta che avrete raggiunto il livello 30 nel nuovo episodio, potrete trasformare il vostro agente in uno Specialista.

Tre le classi previste al momento: GrenadierSharpshooter e Survivalist. Quest'ultima è stata oggetto della nostra prova e ci ha permesso di sperimentare tutta una serie di talenti, abilità e armi uniche con cui dare supporto alla propria squadra: ad esempio, il Survivalist dispone di una balestra con dardi esplosivi, ma anche di una abilità che consente agli alleati di far esplodere un gas letale per i nemici. Un nuovo sistema che promette maggiore varietà e si rivelerà fondamentale per risolvere le situazioni più complesse che si presenteranno in attività inedite come, ad esempio, i nuovi Assalti per otto giocatori.

La vera rivoluzione di The Division 2, però, passa da un cambio radicale nell'ambientazione: dalle gelide e desolate strade di una Manhattan avvolta nella neve, Massive ha optato per uno scenario diametralmente opposto come una Washington D.C. baciata dal sole. Certo, una scelta del genere può risultare straniante nelle prime fasi di gioco, specialmente dopo due anni trascorsi in uno scenario cromaticamente più freddo e cupo come New York City, ma basta un po' di tempo passato a sparare con le nuove armi di The Division 2 per apprezzare la bontà della nuova location.

Certo, il tocco di colore e le tonalità più calde non devono trarvi in inganno: il sequel di The Division è ancora più decadente del suo predecessore e dopo che l'epidemia del dollaro ha colpito ciò che circonda il Campidoglio, la città ha dovuto fronteggiare un repentino tracollo che ha letteralmente trasformato lo scenario. I giocatori potranno comunque apprezzare location dal più ampio respiro e combattimenti in strutture molto suggestive, come ad esempio la carcassa dell'Air Force One brutalmente distrutta in seguito alla diffusione del virus.

The Division 2 tra specialisti, cooperazione e un nuovo scenario - foto 1
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Tutto ciò sarà impreziosito da un nuovo comparto end-game che alternerà sia attività PvE che una Zona Nera interamente riprogettata, al fine di offrire un maggior coinvoglimento da parte di tutti quegli utenti che l'hanno trovata poco bilanciata nel primo episodio. Al momento ci sono pochi dettagli su come funzionerà la zona ibrida che unisce PvP e PvE, ma il team Massive ha promesso la presenza di maggiori attività che in qualche modo potranno enfatizzare la collaborazione tra Agenti sconosciuti, senza però togliere il brivido di un "possibile tradimento" all'ultimo momento e la tensione durante le estrazioni degli oggetti.

L'appuntamento con The Division 2 è previsto il 15 marzo 2019, quando il gioco sarà finalmente disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Dalla loro, Massive e Ubisoft avranno circa sei mesi per studiare come Destiny 2 cambierà registro dopo l'uscita dell'espansione I Rinnegati, ma soprattutto se il rivale Anthem sarà effettivamente in grado di impensierire gli sviluppatori con una formula di gioco efficace.

 


 

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