Sanzioni drastiche per chi "disobbedisce" e indossa i jeans in Corea del Nord: pena di morte o campi di lavoro e di rieducazione. E' l'ultima decisione di Kim Jong-un, con l'intento di neutralizzare le minacce del "pensiero reazionario". Ma, per provare a far cambiare idea al leader di Pyongyang, dall'Italia è in arrivo un paio di jeans proprio per lui. Così la Donthefuller jeans, azienda leader proprietaria dell'omonimo marchio italiano di jeans , protesta pacificamente. Il modello spedito nella lussuosa residenza del dittore a Ryongsong district, nei pressi di Pyongyang, è il New York, con tela pregiatissima cimosata e bottoni in oro rosa, 100% italiano, taglia 42 abbondante. "Il nostro prodotto è molto apprezzato in Corea del Sud , non vedo perché a pochi chilometri di distanza il jeans debba essere vietato", ha commentato Mauro Cianti, ceo e cofounder di Donthefuller. "Ho scritto un biglietto di mio pugno - prosegue Cianti - in cui ho riportato la seguente frase: il vero potere non è vietare , ma è poter indossare ogni giorno un paio di jeans"
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